Doping nel ciclismo: 21 a processo. Prosciolto il medico Daniele Tarsi

L'udienza preliminare sull'inchiesta doping nel ciclismo dilettantistico a Lucca si è conclusa con il rinvio a giudizio di 12 imputati e il proscioglimento di 3. La prescrizione potrebbe limitare le conseguenze legali per la maggior parte degli imputati entro il 2025.

Doping nel ciclismo: 21 a processo. Prosciolto  il medico Daniele Tarsi

Doping nel ciclismo: 21 a processo. Prosciolto il medico Daniele Tarsi

A ben sei anni di distanza dalla conferenza stampa della Procura in cui nel febbraio 2018 vennero resi noti i clamorosi provvedimenti cautelari, si è chiusa soltanto ieri l’udienza preliminare davanti al giudice Alessandro Dal Torrione per l’inchiesta sul doping nel ciclismo dilettantistico scattata dopo la morte sospetta del ciclista 21enne Linas Rumsas. Il giudice ha rinviato a giudizio 12 imputati e ne ha prosciolti altri 3 per non aver commesso il fatto. I proscioglimenti riguardano il medico sportivo grossetano Daniele Tarsi, l’ex dirigente sportivo lucchese Andrea Del Nista (difeso dall’avvocato Francesco Spina) e il ciclista Lido Del Carlo, per i quali il gup ha ritenuto che non vi fossero elementi a carico. Per gli altri 12 si andrà invece davanti al tribunale collegiale di Lucca il 6 giugno. "E’ la fine di un incubo per me, perché in pratica prima ho scontato la pena della gogna mediatica e solo adesso sono stato assolto", commenta il medico Daniele Tarsi tramite il suo legale, l’avvocato senese Paolo Viviani. All’epoca il dottor Tarsi era il medico dello Spezia calcio e fu subito allontanato, mentre ha poi ricevuto una sospensione di 4 anni e mezzo dal tribunale sportivo antidoping sulla base delle sole contestazioni della Procura che lo accusava di aver dato consigli alla società ciclistica lucchese in merito a pratiche dopanti. Accuse ora appunto decadute. La vicenda giudiziaria, tuttavia, potrebbe avere vita breve almeno per la maggior parte degli imputati (quelli ai quali non viene contestata l’associazione a delinquere), dato che a marzo 2025, ovvero tra un anno esatto, cadrà in prescrizione il reato di doping.