
L’isola del Giglio può contare su un impianto di dissalazione ancora più performante, grazie ad un investimento di Aquedotto del Fiora pari a 700mila euro, che è stato inaugurato ieri in località Bonsere del Porto.
Il nuovo modulo è ad "osmosi inversa", grazie al quale si ottiene un aumento della disponibilità di acqua in grado di assicurare con ancora più efficiente l’autonomia idrica dell’isola. Al taglio del nastro hanno partecipato Roberto Renai e Piero Ferrari, presidente ed amministratore delegato di AdF, il sindaco Sergio Ortelli e direttore di Autorità Idrica Toscana Alessandro Mazzei. Con loro tecnici e dirigenti del Fiora che hanno reso possibile questo intervento.
Oltre all’installazione del nuovo modulo, i lavori fatti hanno riguardato tutte le sezioni e componenti dell’impianto: aumento dimensioni vasca di accumulo acqua di mare, installazione di due nuovi serbatoi da 35 metri cubi ognuno, per 70 metri cubi attuali contro i 25 precedenti, filtrazione a sabbia, revisione generale della sezione di trattamento e manutenzione straordinaria di tutti i moduli osmosi.
"Acquedotto del Fiora – dice Renai – si colloca a pieno titolo tra gli attori di questo processo di modernizzazione che interessa isole e coste, anche per la loro tutela ambientale".
"Quest’opera – dice Ortelli – fa parte di un lavoro di condivisione con il Fiora e sul territorio abbiamo firmato il protocollo d’intesa per il rifacimento e la messa in sicurezza dell’acquedotto di Giannutri, con il recupero delle cisterne romane di epoca imperiale".
"Già da molti anni il Giglio ha un dissalatore che garantisce un ottimo servizio – spiega invece Mazzei – fornendo acqua di qualità, trattata da un impianto datato ma funzionale. Adesso, grazie al gestore Fiora, facciamo un primo revamping che serve a dare maggiore quantità e qualità di risorsa idrica".
L’amministratore delegato Piero Ferrari ha infine ricordato che nei primi otto mesi del 2020 sono stati fatti complessivamente investimenti per 20 milioni di euro, l’obiettivo è di arrivare a 34 milioni entro fine anno. Con la telelettura sono stati infine ridotte le dispersioni di acqua sul territorio.
Michele Casalini