REDAZIONE GROSSETO

"Decoro urbano, stiamo lavorando tanto"

Molendi, ex Agraria, Castello di Monteregio e via Curtatone: il sindaco Marcello Giuntini risponde alle critiche del Partito Comunista

Il Comune è stato attaccato sulle aree degradate dalla Federazione delle Colline metallifere del Pci. Il sindaco Giuntini chiarisce a La Nazione tutte i programmi che ha su Massa Marittima.

Cosa pensa del murale per l’area Molendi?

"Un’area privata, con vincolo paesaggistico. In passato la proprietà aveva presentato un progetto di riqualificazione che è stato bocciato dalla Soprintendenza e quindi rivisto. Il Comune sta facendo tutto ciò che è di sua competenza per agevolare con gli strumenti urbanistici la proprietà, che sta dimostrando la volontà di riqualificare. Sul Murales non sono contrario, del resto lo abbiamo fatto realizzare uno anche in area pubblica, al Parco di Poggio, che ha ottenuto un grande gradimento. Ma trattandosi di un’area privata, anche sul murale non sta a noi decidere, non dimenticando che qualsiasi proposta del privato dovrà ottenere anche il placet della Soprintendenza".

E sull’ex Agraria?

"Tutto quello che era in nostro potere lo abbiamo fatto nella prima legislatura, ultimando le opere di urbanizzazione. La cosa strana è che addossano le responsabilità sulla situazione attuale al Comune, quando le responsabilità se ci sono, sono di altri, dal momento che a portare la ditta al fallimento sono stati i pesanti attacchi da parte di Massa Comune e le conseguenti indagini, che poi si sono chiuse in un nulla di fatto. Al momento è in atto una esecuzione fallimentare. Il Comune sta cercando di agevolare eventuali investitori privati, facendo previsioni ad hoc sugli strumenti urbanistici che stiamo redigendo".

Il Castello del Monteregio è in condizioni precarie. Il Comune cosa può fare?

"Il Castello di Monteregio è di proprietà della Asl, con la quale il Comune si sta rapportando, per garantire le condizioni di sicurezza. Verranno montati a breve dei ponteggi che impediscano eventuali danni alle proprietà sottostanti. Dal punto di vista del recupero è un intervento che richiede un investimento tra i 10 e i 15milioni di euro, che il Comune non si può accollare. Per questo non abbiamo mai fatto promesse in merito. Certamente le potenzialità del recupero di questo complesso sarebbero straordinarie ma serve un progetto imprenditoriale privato".

A quando la sistemazione di via Curtatone?

"Rispettando l’impegno preso durante la campagna elettorale, via Curtatone è stata inserita nel programma delle opere pubbliche 2023-2025: realizzeremo una schermatura per garantire che dalla strada non si veda l’area privata dove si verificò lo scoppio di una bombola del gas che distrusse la casa. Anche in questo caso acquisire la proprietà, richiederebbe un intervento da centinaia di migliaia di euro per il Comune, con il rischio di finire diretti alla Corte dei Conti. Abbiamo trovato una soluzione che ci consente di migliorare il decoro di questa via, lasciando un passaggio per la manutenzione dell’area privata. Sul decoro urbano il Comune di Massa si è speso molto in questi anni, dalla riqualificazione dell’ex rifugio Sant’Anna con la realizzazione del nuovo supermercato Conad, operazione che abbiamo favorito, fino ai cantieri attualmente in corso. Tutto ciò che è nostra competenza lo stiamo facendo e continueremo a farlo".