"Da Grosseto: Maria Carla Martinuzzi, l'amica pediatra che ha seguito due generazioni"

Maria Carla Martinuzzi, pediatra da oltre 30 anni, lascia i suoi piccoli pazienti a Grosseto. Un rapporto di amicizia e fiducia che ha rassicurato bambini e genitori. Un'amica che portava una coperta di conforto.

"Da te non me lo aspettavo... E adesso con chi chiacchiero?". Le parole che possono riassumere con una sintesi strepitosa quale rapporto ci sia sempre stato fra Maria Carla Martinuzzi è i suoi piccoli pazienti sono queste qui. Non un semplice buon rapporto fra una pediatra e i suoi bambini, molto di più: amicizia e tanta, infinita fiducia.

Le parole le ha pronunciate una bambina di 9 anni quando ha scoperto che la sua "amica pediatra" venerdì prossimo andrà in pensione dopo che nel corso della sua carriera ha seguito pure i figli di qualcuno che era stato a sua volta suo paziente. Almeno due generazioni, considerato che il suo primo incarico risale al 1989 (ad Orbetello) e poi, dal 1993, è arrivato spedito fino ad oggi a Grosseto. "Troppo" spedito, secondo i suoi pazienti che non l’hanno presa per niente bene. "Scusa, cosa significa la parola pensione?", le hanno chiesto altri sperando di aver capito male.

Probabilmente nessuno ha mai visto Maria Carla Martinuzzi indossare un camice. Un po’ perché non c’era alcun bisogno di presentarsi ad un bambino mettendolo in soggezione, ma molto perché lei allora quel camice non avrebbe dovuto toglierselo mai di dosso, tanto è sempe stato labile il confine fra la sua professione e la sua vita privata. Se c’era un problema, per lei non sono mai esistiti né orari né calendario, c’era solo un bambino o una bambina con cui dover "chiacchierare". Ed è vero, perché lei ha sempre parlato con i bambini per far capire le cose soprattutto ai genitori. Una finezza. Una delicatezza che ha fatto sembrare sempre tutto più facile anche quando le cose facili invece non lo erano, ma ogni parola, ogni diagnosi, ogni consiglio era come una coperta messa sulle spalle di una persona infreddolita.

Pochi, o forse addirittura nessuno dei suoi piccoli pazienti si è mai preoccupato di sapere cosa significasse esattamente la parola "pediatra", ma tutti hanno avuto ben chiaro cosa volesse dire avere "un’amica" quando per un qualsiasi malessere non bastavano più la carezza della mamma e le sue rassicurazioni. Serviva lei, Maria Carla, le sue parole e il suo sorriso. Forse che anche per lei arrivasse il momento della pensione non se lo aspettavano neanche i genitori, abituati pure loro a chiamare un medico e trovarsi poi di fronte un’amica. Quella che portava la coperta da mettersi sulle spalle per poi farsi tranquillizzare dai figli. "Mamma, babbo, state tranquilli, non è niente. Me lo ha detto Maria Carla".

Luca Mantiglioni