Corriere scomparso. Filmati al setaccio

I carabinieri stanno visionando le riprese di alcune telecamere. Ieri in Procura ascolati di nuovo il datore di lavoro e un collega.

Corriere scomparso. Filmati al setaccio

Corriere scomparso. Filmati al setaccio

Al momento sembra un puzzle da ricostruire con gli occhi bendati e dove ogni tassello può esser buono come completamente inutile. Insomma, stando a ciò che è possibile sapere, per indirizzare in una direzione piuttosto che in un’altra l’attività investigativa sulla scomparsa di Nicolas Matias Del Rio non sono ancora emersi elementi decisivi. Di lui non si hanno più notizie da mercoledì 22, da quando cioè a Castel del Piano aveva caricato sul furgone della ditta per la quale lavora alcuni scatoloni contenenti borse griffate per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro che avrebbero poi dovuto essere consegnate ad aziende fiorentine. Prima di ripartire ha telefonato al datore di lavoro dicendo che era stato avvicinato da un uomo che gli aveva chiesto di trasportare anche altri colli, qualificandosi come responsabile di una ditta amiatina e chiedeva appunto il permesso di accettare il carico. Il datore di lavoro aveva dato l’assenso, salvo poi ricordarsi che la ditta indicata aveva cessato l’attività: ha provato a richiamare il corriere, ma il telefonino era spento. Da quel momento il buio assoluto, eccezion fatta per il ritrovamento del furgone dato alle fiamme e di alcuni scatoloni vuoti (una parte nella boscaglia, un’altra dentro ad un casolare abbandonato). Anche delle borse, nessuna traccia.

Ieri in Procura sono stati ascoltati di nuovo sia il datore di lavoro che un collega di Del Rio, un confronto dal quale non sarebbero però emersi ulteriori particolari, o comunque non tali da spostare le ipotesi verso una direzione che potesse presentare maggiori certezze. Gli accertamenti continuano sia sul territorio – con i carabinieri impegnati nelle ricerche di oggetti o indizi – sia attraverso altri tipi di verifiche. Fra queste anche la visione delle immagini riprese dalle telecamere che potrebbero aver filmato il furgone durante il viaggio da Castel del Piano al punto in cui è stato trovato carbonizzato e anche il controllo, attraverso i tabulati, delle telefonate in entrata e in uscita del telefono cellulare del corriere.