Comune e Prefettura insieme per il Patto per l'attuazione della sicurezza urbana

Sessanta telecamere per il territorio di Grosseto

Sindaco e Prefetto firmano il patto

Sindaco e Prefetto firmano il patto

Grosseto, 24 aprile 2018 - Un “grande fratello” per monitorare e rendere più sicuro il territorio. Amministrazione comunale e Prefettura firmano un patto per la sicurezza urbana. Più telecamere nel territorio per vigilare su: furti, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, decoro urbano, emergenza abitativa, rischio incendi. Sindaco e Prefetto ieri hanno firmato infatti il “Patto per l'attuazione della sicurezza urbana”, un accordo necessario per potenziare il territorio di telecamere. Sessanta telecamere per controllare centro storico, mura medicee, il parco giochi di via Ximenes, la stazione ferroviaria, la zona tra via Roma e via Trento, la zona rurale compresa tra Collacchie e Trappola, il Poggio di Roselle, le frazioni costiere e la rete viaria principale per rilevazione targa. Il decreto legge 14 del 2017 infatti autorizza la spesa di 37milioni di euro per realizzare sistemi di videosorvegliaza da parte dei Comuni. L'accesso a tale contributi statali però è subordinato alla sottoscrizione di uno specifico patto per la sicurezza che individui come obiettivo prioritario l'istallazione di sistemi di videosorveglianza in determinate aree, finalizzato alle azioni di prevenzione e di contrasto ai fenomeno di criminalità diffusa. Tale passaggio sarà quindi necessario affinché l'Amministrazione possa chiedere il finanziamento per portare avanti il progetto di prevenzione e contrasto delle forme di illegalità. Il comune infatti punterà sul posizionare telecamere nel centro storico, sui Bastioni delle Mura medicee, zone interessate da degrado e spaccio di droga. Sarà poi presidiato il parco giochi Pollini di via Ximenes, il Poggio di Roselle, dove esistono casi di emergenza abitativa. Telecamere saranno usate anche nella zona rurale tra le provinciali Trappola e Collacchie, zona dove avvengono spesso furti, e la zona tra via Roma e via Trento dove esistono fenomeni di prostituzione. “Occhi elettronici” anche a Marina, Principina, Alberese e Rispescia per tutelare le zone di vocazione turistica.