Chiedeva soldi per sponsorizzare. Era una truffa

La Polizia di Grosseto ha arrestato un truffatore seriale di ristoratori che si fingeva cliente abituale per chiedere sponsorizzazioni per squadre sportive inesistenti.

Chiedeva soldi per sponsorizzare. Era una truffa

Chiedeva soldi per sponsorizzare. Era una truffa

Preso e fermato un truffatore seriale di ristoratori. E’ stato individuato e bloccato dalla Polizia un uomo che negli ultimi due anni era stato capace di raggirare, con i suoi modi amichevoli, alcuni ristoratori maremmani. Il modus operandi dell’uomo era sempre lo stesso: chiamava il ristorante e prenotava un tavolo per una cena, dando subito confidenza al ristoratore come se fosse stato un cliente abituale. Conosceva il locale, i proprietari e in alcuni casi anche i familiari. Poi, spacciandosi per un membro di una squadra sportiva (basket, calcio, calcio a 5), chiedeva al ristorante di fare da sponsor alla propria squadra in vista di tornei e campionati. In cambio l’uomo chiedeva qualche centinaio di euro come sponsor. Dagli 80 al 150 euro; poi li ritirava personalmente e non si faceva più vedere. Nè per la cena (il tavolo prentato era un’esca) né per mettere nero su bianco la sponsorizzazione. L’ultimo caso si è verificato quando l’uomo aveva prenotato un tavolo per 9 persone in un locale di Istia spacciandosi per cliente abituale del ristorante e dando grande confidenza al titolare, come se fosse davvero un habitué. Poi a fine telefonata aveva chiesto sostegno per la squadra di calcio a 5 in vista dei tornei estivi, programmando già i completi di calcio con tanto di logo e dati del ristorante. Tutto sembrava andare nel verso giusto per il truffatore anche stavolta, ma il ristoratore si è insospettito e dopo essersi confrontato con altri ristoratori della provincia (tramite una chat Whattsapp) è venuto a conoscenza di numerose truffe ai danni di altri. Così il ristoratore ha avvisato la Questura e all’appuntamento fissato per la consegna del denaro l’uomo ha trovato anche i poliziotti.