
Nuovi risvolti legati alla vicenda «Del Regno». Possibile esposto in Procura
Il caso Vincenzo Del Regno torna a scuotere il dibattito politico locale, con nuovi sviluppi che potrebbero approdare presto nelle mani della Procura di Grosseto. Durante la seduta di fine ottobre del Consiglio comunale, l’opposizione aveva preannunciato l’intenzione di segnalare irregolarità amministrative legate al sindaco Matteo Buoncristiani. Al centro, il presunto coinvolgimento informale ma rilevante del consigliere e amico del primo cittadino, Vincenzo Del Regno, in questioni amministrative, nonostante la sua assenza di incarichi ufficiali.
La formalizzazione dell’esposto non è stata ancora confermata ufficialmente, ma i rumors si fanno sempre più insistenti. Il dibattito in consiglio si era acceso quando Buoncristiani, nel rispondere alla dichiarazione pubbliche mosse da Del Regno, ammise di essersi confrontato in più occasioni con lui. "All’inizio del mio mandato mi sono avvalso della sua esperienza per ottenere pareri informali – ha precisato il sindaco –. Vista l’amicizia che ci lega. Alcune volte si è recato in Comune su mio invito. Gli ho mostrato documenti relativi alla nomina del segretario generale per avere un suo commento tecnico e informale".
Le ammissioni del primo cittadino hanno spinto l’opposizione a ipotizzare la violazione di norme sulla gestione degli atti pubblici, ritenendo inaccettabile che documenti ufficiali del Comune siano stati mostrati a una persona priva di incarichi. Interpellato sugli sviluppi della vicenda, ovvero di un esposto, Vincenzo Del Regno ha dichiarato: "Non metto in dubbio che ci siano voci al riguardo". Ha poi confermato di aver richiesto la trascrizione integrale delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco durante il consiglio comunale.
"Sto preparando una mia nota per la Procura – ha aggiunto – per dimostrare le lacune e le menzogne contenute nelle dichiarazioni di Buoncristiani. Dovrò rispondere a molte domande che eventualmente la Procura mi farà". Quella che sembrava essere una questione politica e amministrativa confinata tra le mura del Comune, ora potrebbe diventare un caso giudiziario. L’eventuale esposto rappresenterebbe una svolta decisiva, spostando il confronto dal dibattito politico alle sedi legali scuotendo gli equilibri politici locali.