LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

Carabinieri Forestali, il cambio Nuovo comandante provinciale

Alessandra Baldassarri lascia l’incarico e andrà a Roma a seguire un corso per dirigenti superiori. Arriva Marta Ciampelli: negli ultimi dieci anni ha guidato il Nucleo investigativo di Firenze

di Luca Mantiglioni

Due stati d’animo diversi. L’emozione – comprensibile e visibile – di chi lascia, l’entusiasmo e la consapevolezza di assumere l’incarico in un territorio bello e delicato di chi arriva.

L’emozione è quella che è emersa chiara e spontanea dalle parole del colonnello Alessandra Baldassarri, l’entusiasmo è quello che ha messo invece il tenente colonnello Marta Ciampelli. I due ufficiali ieri mattina si sono idealmente passati il testimone del comando provinciale dei Carabinieri Forestali che in Maremma, con un territorio al cinquanta per cento coperto da superfici boscate, richiede un’attenzione particolare e affida compiti tutt’altro che di routine.

Lo sa bene Alessandra Baldassarri, entrata nel Corpo Forestale nell’agosto del 1995 (primo incarico a Torino) e poi arrivata fino a dirigere il Comando grossetano dal 2015, con nomina ufficiale dal gennaio 1996 e dal gennaio successivo confermata a capo dei Carabinieri Forestali. Adesso andrà a Roma, perché la sua promozione le apre la strada ad un corso di formazione interforze per dirigenti superiori.

"Sono emozionata, perché per me questo non è un saluto normale – ha detto ieri –. Sono stati anni molto belli, impegnativi e formativi, anche per le normative in continua evoluzione. Qui ho diretto a lungo il Nucleo investigativo e qui ho preso il mio primo comando. Professionalmente, è stata una crescita continua e preziosa".

Marta Ciampelli è aretina, nell’allora Corpo forestale è entrata nel 2000 come agente ma poi di strada ne ha fatta tanta, eccome. Sposata, madre di un figlio, tre lauree, due master, ufficiale dal 2006, ultima esperienza maturata a Firenze dove ha comandato per dieci anni il Nucleo investigativo reati ambientali.

"La Maremma è un territorio di grande interesse, ambientale e paesaggistico – ha ribadito come prima cosa –, ma ho potuto già capire che i cittadini sono molto attaccati alla loro terra e questo sono sicura che sia un fattore in grado di agevolare il nostro lavoro. E anche il rapporto con le Istituzioni ho capito che sia molto buono. Raccolgo un testimone importante, ne sono consapevole, fra l’altro prendendo il posto di una collega che io ho imparato a conoscere quando era comandante del Nipaf e rappresentava per tutti noi già un esempio da osservare".