
Nuova condanna per il commercialista di Follonica Evans Capuano, riconosciuto colpevole di truffa ai danni di un imprenditore dell’Isola d’Elba, in concorso con un suo prestanome, l’albanese Shpetim Citozi. Il Tribunale di Grosseto, presieduto da Laura Di Girolamo, ha riconosciuto entrambi gli imputati colpevoli dei reati di truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori, ai danni della famiglia Galvani. Pienamente accolte le richieste di condanna del pubblico ministero, Anna Pensabene, e di risarcimento del difensore della parte civile Massimiliano Albanese: quattro anni e sei mesi di reclusione per Capuano, due anni e sei mesi per Citozi, entrambi in solido tenuti a risarcire di tutti i danni la parte civile, cui è stata assegnata una provvisionale di 80mila euro oltre al pagamento delle spese processuali. Gli imputati avevano truffato l’imprenditore elbano Giorgio Galvani, poi deceduto, sottraendogli il ristorante "La Lanterna" di Porto Azzurro. In particolare, Capuano aveva circuito l’anziano ristoratore, approfittando delle sue condizioni di salute precarie, promettendogli ingenti somme per l’acquisto dell’azienda ma poi, di fatto, facendo subentrare all’ultimo minuto il nullatenente Citozi, quale formale acquirente, così intestando fittiziamente allo stesso il locale ed omettendo qualsiasi pagamento al Galvani. La disastrosa gestione dell’azienda, da parte dei due truffatori, ne ha poi determinato il fallimento.