Calci e pugni al cavallo. Choc e proteste all'ippodromo

Problemi alla partenza della terza corsa all’ippodromo. Il proprietario picchia l’animale e poi si scusa: "Ho sbagliato"

Un’immagine di una corsa all’ippodromo dei Pini a Follonica

Un’immagine di una corsa all’ippodromo dei Pini a Follonica

Grosseto, 23 agosto 2020 - Si chiama Lara Sprint e non voleva entrare nelle gabbie della terza corsa in programma all’ippodromo dei Pini a Follonica. Quando il giudice allo starter ha deciso di escludere l’animale dalla competizione è scattata la furia dell’uomo che l’aveva accompagnata alla partenza della terza corsa: calci nelle gambe e pugni all’animale, in ogni parte del corpo. Una scena che ha fatto scattare l’indignazione dei presenti che hanno addirittura chiamato la polizia. Che ha calmato l’uomo, come «impazzito» per il mancato ingresso nelle gabbie del suo animale.

Un episodio molto grave, che ha fatto anche scattare la punizione da parte della società che gestisce le corse dei cavalli. La relazione su quello che è accaduto è stata fatta direttamente dai giudici e adesso verrà trasmessa al Ministero. Dopodiché verrà istituita una commissione che deciderà la punizione e soprattutto la multa per quell’uomo che si è scatenato come una furia sul povero cavallo. «Purtroppo queste cose sono all’ordine del giorno in tutti gli ippodromi e anche se quello che è successo ai Pini è stato brutto, non è la prima volta – inizia Silvio Toriello, presidente dell’ippodrono di Follonica – La scuderia adesso dovrà, mi auguro, prendere provvedimenti seri con questo signore. Quello che mi sento di dire – aggiunge – è che ci sono i giudici in quella zona, preposti a far partire una gara. Se hanno ritenuto che quel cavallo doveva essere allontanato un motivo c’era. Si tratta di decisioni anche drastiche, ma insindacabili e che vengono prese da persone pagate per fare quello. Quindi quello che è accaduto è inqualificabile. Non è stato civile. Lo sport deve insegnare educazione e non la violenza».

L’uomo che si è reso protagonista di quel gesto, nella tarda serata di ieri si è scusato sui social. «Chiedo scusa a tutti per quello che ho fatto – dice – chiedo scusa soprattutto a quella cavalla che amo come una figlia. Ma ero andato fuori di testa. Mi chiedo perché non me l’hanno fatta entrare e perché l’hanno frustata. Mi spiace davvero – chiude – Pagherò le conseguenze giustamente di quello che ho fatto».

Matteo Alfieri