SCARLINO Calci e pugni ai carabinieri e poi la fuga. È accaduto a Follonica quando l’uomo, fermato per un controllo,...
SCARLINOCalci e pugni ai carabinieri e poi la fuga. È accaduto a Follonica quando l’uomo, fermato per un controllo, ha iniziato a dare in escandescenza di fronte al comando della compagni dei carabinieri di Follonica. Poi è scappato, in direzione di via De Gasperi, dov’è stato fermato pochi minuti dopo. Di nuovo, ha ripreso a divincolarsi e ad aggredire i carabinieri, mordendone uno a una coscia così forte da lacerargli i pantaloni. L’uomo, 53 anni abita a Scarlino, era stato fermato all’altezza di Col di Sasso per un controllo. Ora è accusato di resistenza a pubblico ufficiale.
Una notte di ordinaria folliaIl 53enne era stato fermato sulla strada provinciale 60, a Col di Sasso, per un controllo. Lui stesso a dire ai militari di aver consumato alcolici poco prima. I carabinieri non avevano l’alcoltest, quindi gli hanno chiesto di seguirli in caserma. Una volta arrivati di fronte al comando, però, l’atteggiamento collaborativo che l’automobilista aveva avuto fin ad allora è scomparso: prima ha cominciato a prendere a calci e pugni i militari, prima di allontanarsi. Una volta raggiunto, ha continuato, prendendo a testate i carabinieri, fino a mordere uno dei militari a una coscia. Lacerandogli, con i denti, i pantaloni. Poi in caserma, è arrivata la moglie che ha cercato di calmarlo. In tribunale ha preferito non spiegare perché martedì sera, dopo aver seguito i militari fin davanti alla caserma, ha poi avuto quell’atteggiamento così aggressivo. Il vice procuratore onorario Massimiliano Tozzi aveva chiesto l’obbligo di dimora, la giudice ha invece disposto l’obbligo di presentazione alla caserma dei carabinieri.