REDAZIONE GROSSETO

Brunetta Scotti, la prima donna medico che vinse i pregiudizi con la competenza

La quarta giornata di studi sui Benefattori di Maremma è dedicata a Brunetta Scotti, prima donna medico della Maremma. Si discuterà dei pregiudizi e della diffidenza che ha dovuto affrontare per esercitare la professione. Interverranno Giuseppina Scotti, Umberto Carini, Paolo Pisani e Cristina Buriani. Modera Vinicio Serino.

Oggi alle 16.30 nell’aula delle Colonne della Fondazione Polo Universitario Grossetano

si terrà la quarta giornata di studi sui Benefattori di Maremma dal titolo "Brunetta Scotti, per la

Maremma, con amore", dedicata alla prima donna medico della Maremma. Nata nel 1902, laureata con il massimo dei voti a venticinque anni con una tesi che condensa il suo modo di

essere, maremmana e donna: "Malaria e gravidanza". Ottiene da subito un interinato a Batignano in qualità di medico condotto ed in seguito a Roccastrada. Facile immaginare i pregiudizi e la diffidenza a cui fu sottoposta, in quei tempi che

non erano certo maturi all’inserimento di una donna in un ambito lavorativo al pari di un uomo. Eppure lei,

che non si sposò per condurre al meglio la sua missione, continuò nella professione, assumendo l’incarico di

direttrice del laboratorio di igiene e profilassi di Grosseto, dove sarebbe rimasta per quarant’anni anni, fino al pensionamento nel 1967.

Dopo i saluti di Luca Agresti (assessore alla cultura del Comune di Grosseto e Claudio Pacella (presidente del Comitato scientifico del Polo Universitario Grossetano), cisaranno gli interventi di Giuseppina Scotti, Umberto Carini, Paolo Pisani, Cristina Buriani. Modera Vinicio Serino.