Petizione con 1.500 firme per il baratto amministrativo

A Grosseto è stata presentata in municipio la raccolta di firme che chiede esenzioni fiscali per chi ha un redditto basso ed è disponibile a svolgere piccoli lavori di manutenzione in città

I promotori della petizione prima di entrare in Comune per consegnare le 1.500 firme

I promotori della petizione prima di entrare in Comune per consegnare le 1.500 firme

Grosseto, martedì 6 ottobre - Baratto amministrativo? A Grosseto sono già 1.500 i cittadini che lo vogliono fortemente e che propongono ai propri amministratori di intraprendere la strada già definitivamente imboccata in Maremma dal Comune di Roccastrada (ieri c’è già stato il via libera da parte del Consiglio) e che ha intenzione di imboccare anche quello di Follonica. Matteo Della Negra e Roberto Carlettini, promotori dell’iniziativa, ieri mattina hanno infatti presentato in municipio le 1.500 firme che chiedono appunto l’introduzione anche a Grosseto di questo strumento. «Questa nostra seconda petizione – afferma Matteo Della Negra – (la prima è stata quella relativa alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali in via Giusti, ndr.) si basa anch’essa su quanto affermato dall’articolo 33 del Regolamento degli strumenti di partecipazione popolare e che impone al sindaco di dare risposta scritta, attraverso gli uffici in questo caso dell’assessorato alle politiche sociali, a quanto contenuto nella petizione». Ma in definitiva con questa petizione che cosa si chiede? «Chiediamo – prosegue Della Negra – che venga definito e adottato un regolamento comunale che introduca la possibilità del cosiddetto baratto amministrativo, ovvero la collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale e che ne definisce i criteri, le modalità di accesso e le reciproche garanzie, così come hanno fatto o stanno facendo già oltre un centinaio di Comuni d’Italia». In concreto? «In concreto – precisa Roberto Carlettini – l’iniziativa si rivolge, in particolare a chi ha un reddito basso (per esempio una soglia Isee sotto gli 8mila euro), o è un disoccupato e quindi in questi due casi può essere nelle condizioni di non riuscire a pagare le tasse o moroso nei confronti dell’Amministrazione pubblica. Questi cittadini in difficoltà possono colmare il loro debito nei confronti della pubblica amministrazione svolgendo lavori legati alla manutenzione della città. Loro troverebbe un modo per “pagare” le tasse e l’amministrazione comunale dal canto suo risparmierebbe in termini di lavori di manutenzione». «E dio sa – gli fa da contraltare Matteo Della Negra – se ci sono cittadini che non sono in regola con i pagamenti nei confronti dell’Amministrazione comunale. L’assessorato al Bilancio ha infatti reso nota l’esistenza di 11mila cartelle esattoriale per una cifra complessiva di un milione e 700mila euro e si tratta di multe non pagate, di affitti non pagati all’Epg, delle tasse per la spazzatura e via di seguito. Comunque lasciateci dire che siamo soddisfatti per la riuscita di questa petizione, riuscita che si deve in particolare ai titolari di alcuni esercizi commerciali che sono stati il vero motore di questa raccolta firme». E intanto i primi risultati arrivano per quanto riguarda la prima petizione, quella inerente alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali lungo tutta via Giusti, ovvero dalla tabaccheria Franci, ovvero all’altezza del sottopasso, fino alla rotonda all’altezza di via Sauro. «L’ingegner Guerrini ci ha assicurato che si stanno avviando le pratiche per l’appalto del materiale da acquistare per realizzare le isole salvagenti in prossimità degli attravbersamenti pedonali. Queste ultime saranno realizzate insieme ad alcuni cordoli che, ad esempio di fronte ai portici di Barbanella, saranno realizzati per impedire che le auto, anche solo momentaneamente, si fermino in zone dove è vietato. Insomma – conclude Carlettini – il processo è iniziato, si tratta solo di aspettare e avere fiducia».

Alberto Celata