Bancomat clonato, la banca la rimborsa

Lieto fine per una grossetana grazie all’intervento compiuto dall’associazione

Bancomat clonato, Confconsumatori risolve la vicenda di una donna

Bancomat clonato, Confconsumatori risolve la vicenda di una donna

Grosseto, 23 novembre 2021 - In seguito a una fusione bancaria, una risparmiatrice grossetana attendeva la nuova tessera bancomat. Nell’attesa, aveva ricevuto una telefonata in apparenza proveniente dal numero verde della sua banca e l’operatore le aveva chiesto di svolgere online, sul sito di home banking, tutte le operazioni necessarie all’attivazione del nuovo bancomat, fornendo anche i numeri della carta, fino a quel momento sconosciuti dalla cliente. Dopo qualche ora era arrivata un’altra telefonata, stavolta dal vero numero verde della banca, che avvisava la correntista di operazioni truffaldine per prelievi bancomat e ricariche di postepay da parte di terzi per circa 2.500 euro. A quel punto aveva denunciato tutto all’autorità giudiziaria, disconoscendo le operazioni. In tutta risposta, però, la banca aveva negato il rimborso. Confconsumatori di Grosseto è intervenuta attivando con la banca la procedura di conciliazione paritetica tra le associazioni e lo stesso istituto bancario, puntualizzando nell’istanza di conciliazione che il numero della tessera bancomat era stato carpito direttamente negli archivi informatici della banca, in quanto non conosciuto dalla cliente perché mai ricevuto: la prova di una falla nei sistemi bancari. All’esito del procedimento, la banca ha accolto le richieste della cliente e restituito tutte le somme.

"Purtroppo questo non è un caso isolato – commentano da Confconsumatori – anzi, dal 2020, con l’incremento dell’utilizzo dei servizi online, è ormai all’ordine del giorno anche a Grosseto. È importantissimo controllare il proprio conto online tutti i giorni, non divulgare mai i propri codici segreti e non considerare attendibile la messaggistica della propria banca".