A Bagnolo sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’ex hotel Pratuccio, chiuso ormai da tempo. Quello che per anni è stato un albergo con 52 camere, diventerà un polo funzionale al lavoro, con spazi moderni e luminosi, dedicati alle start up e a esperienze di coworking.
In questi ultimi giorni dell’anno i bracci meccanici delle ruspe hanno iniziato a demolire alcuni spazi dell’ex albergo, il cantiere che trasformerà questo luogo si è insediato. L’obiettivo del progetto, per l’Amministrazione comunale di Santa Fiora guidata dal sindaco Federico Balocchi è quello di attrarre in questo luogo di montagna, lavoratori digitali ed imprese ad alto contenuto tecnologico grazie alla presenza di una struttura innovativa e della fibra, che garantisce connessioni internet alla massima velocità. I lavori, iniziati da poco, vanno a rafforzare il progetto lanciato appena due anni fa "Santa Fiora Smart Village" che ha riscosso tanto successo e rappresentano un modo per riqualificare l’area anche dal punto di vista urbanistico, recuperando uno stabile in stato di abbandono e operando una ricucitura urbanistica della frazione di Bagnolo.
Questo intervento contribuisce inoltre a costruire un paese (più in generale un territorio, quello di Santa Fiora) all’avanguardia dal punto di vista tecnologico ed attrattivo per giovani e imprese, creare nuove opportunità di impiego qualificato per i ragazzi del territorio contrastando lo spopolamento e favorendo lo sviluppo. Un’operazione messa in piedi con coraggio e visione che ha anche dei costi importanti. Prima l’acquisto della struttura, ora i lavori di ristrutturazione e ampliamento per un intervento pari a quasi 2 milioni di euro. Una sfida a tutti gli effetti, insomma, che ad oggi Balocchi e il suo Comune hanno saputo raccogliere, coltivando, giorno dopo giorno, quel sogno che qui, ai piedi dell’Amiata chiamano "un progetto per chi lavora in smart working" e che, fortunatamente, è conosciuto un po’ in tutto il mondo come un originalissimo esempio di villaggio realmente smart.
N.C.