Grosseto, baby gang torna e minaccia le vittime

I responsabili delle violenze sulle Mura si sono di nuovo fatti vivi con i ragazzini che avevano aggredito

Le minacce della baby gang sono avvenute sabato in centro a Grosseto

Le minacce della baby gang sono avvenute sabato in centro a Grosseto

Grosseto, 22 febbraio 2022 -  Prima le botte, l’aggressione avvenuta di notte sulle Mura medicee, con tanto di coltelli tirati fuori, poi le minacce esplicite, a quelle che erano state le loro vittime, per il semplice fatto di aver denunciato ai carabinieri quanto era accaduto. Il fatto è accaduto sabato scorso in centro, a Grosseto, quando la baby gang ha incontrato, (per due di loro il giudice aveva anche applicato la permanenza domiciliare dalle 22 alle 6) alcuni dei coetanei che avevano aggredito al bastione Molino a Vento. Nell’occasione il gruppetto di aggressori ha minacciato anche altri adolescenti che non erano presenti durante l’aggressione. 

«Dovete tenere la bocca chiusa, se no sarà peggio per voi», avrebbero detto i componenti della baby gang. Ma per tutta risposta il giorno successivo gli adolescenti, prima aggrediti e poi minacciati, si sono recati nuovamenti dai carabinieri per denunciare questa intimidazione. Questa volta non c’è stata violenza ma minacce sì.

A questo punto, le famiglie dei ragazzi aggrediti si sono rivolti all’avvocato Alessandro Antichi, già sindaco di Grosseto, che abbiamo raggiunto al telefono. «Ci troviamo di fronte a una situazione gravissima, incontrollata, ma non incontrollabile – ci ha detto –. Il sindaco Vivarelli Colonna ha fatto benissimo ad andare a casa dei ragazzini aggrediti per portare loro la sua solidarietà e quella della città, è un gesto importante e significativo. Ma in generale mi sembra che la situazione non sia stata presa sul serio. Non è possibile che dei ragazzini abbiano paura di uscire perché temono di essere aggrediti». Come avvocato degli adolescenti aggrediti come intende procedere? «Il processo minorile non prevede la costituzione di parte civile, ma stiamo ragionando se sia o meno il caso di presentare una richiesta di danni ai genitori, che prima si sono resi responsabili dell’aggressione e poi delle minacce».

Ieri il sindaco Vivarelli Colonna nella visita ai ragazzi prima aggrediti e poi minacciati, incontrandoli, ha promesso di farsi portavoce, con la prefettura, della loro preoccupazione e delle loro richieste.