
Il governatore della Toscana Eugenio Giani
GROSSETOTalmente ‘Avanti’ da essere stata la prima delegazione a varcare la soglia di via Forlanini. Quantomeno il Pd ha cominciato a far sul serio sulle regionali con le pre-consultazioni. Quel "pre" fa tutta la differenza, per non far sembrare auto-decidente il partito di maggioranza. Il ritornello della ditta dem: perimetro della coalizione, programma, candidatura. Il governatore uscente Eugenio Giani può (e deve) attendere un altro po’. Prima c’è da costruire, come dice il segretario regionale Emiliano Fossi, "l’alternativa di governo" tramite una coalizione ampia possibile, da Italia viva ai 5Stelle. Con vista alle politiche ’27, facendo della Toscana un vero "laboratorio politico".
Alle 13.30 in quel di Novoli, è stato il Polo riformista di ‘Avanti’ a salutare oltre a Fossi, i membri della segreteria: Stefano Bruzzesi (Enti Locali), Andrea Giorgio (coordinatore e assessore in Palazzo Vecchio), il portavoce pratese Diego Blasi e la bonacciniana sindaca di Lucignano, Roberta Casini. Esportazioni, dazi, autosufficienza energetica ("dall’idrogeno al fotovoltaico"), il menù discusso. Un trittico imbevuto di pragmatismo perché, ricorda il segretario regionale di +Europa Federico Eligi, "tenendo conto della nuova direzione degli Stati Uniti con Trump, il modello economico regionale basato sull’export va ripensato". Gli altri, Marco Remaschi per Azione, Moreno Lorenzini per i Repubblicani e Pieraldo Ciucchi per i Socialisti (non Gerardo Labellarte, essendo il Psi commissariato), tutti d’accordo. Pure sul nome: Eugenio Giani. "Non si capisce il perché ancora non sia stato nominato" aveva ricordato Labellarte alle Giubbe Rosse nel giorno della presentazione ai media della lista. La seconda a bussare alla porta del Pd è stata Sinistra Civica Ecologista. Che vuole riprovarci 5 anni dopo aver cozzato con lo sbarramento al 3%, nonostante l’ingresso in giunta di Serena Spinelli. Progressisti, loro, ben attenti a fenomeni sociali legati al lavoro, alla sanità, all’ecologia. Cifre identitarie ribadite da Daniela Lastri (ex Pci, Pds, all’opposizione nell’era del pentapartito e già assessora a Firenze nel ’99) e Simone Siliani (ex assessore regionale Pds al Sociale della giunta di Vannino Chiti). Imprescindibile anche per loro, la trazione Pd-Avs-5Stelle nel segno della "discontinuità" al Giani I. Già a inizio settimana prossima si arriva al dunque: lunedì il Pd attende Sinistra Italiana, Martedì Italia Viva e dulcis in fundo non casuale, i 5Stelle. Francesco Ingardia