
Ancora una condanna per Evans Capuano, dopo quella a 12 anni per estorsione emessa la scorsa settimana dal Tribunale di Grosseto. Ieri, invece, il giudice Adolfo Di Zenzo lo ha condannato a 3 anni, 4 mesi di reclusione e mille euro di multa, un mese in più di quanto richiesto dal Vpo Pamela Di Guglielmo. Capuano era imputato insieme alla ex moglie Elisabetta Podestà (47 anni) di appropriazione indebita . Accusa dalla quale Podestà è stata assolta per non aver commesso il fatto. Per Capuano il giudice ha, inoltre, disposto l’interdizione dai pubblici uffici e per 5 anni dalla professione di commercialista. Il giudice Di Zenzo rinviando il pagamento dei danni in sede civile ha disposto il pagamento di una provvisionale di 212,279,46 euro immediatamente esecutiva a favore di Giuseppe De Angelis, 55 anni, bolognese. Una cifra che è pari a quella che Capuano era accusato di aver sottratto, fra gennaio 2013 e dicembre 2014, alla De Angelis Group srl, dichiarata fallita nell’agosto 2014. Il suo titolare, Giuseppe De Angelis, prima di aprire la procedura di fallimento, aveva denunciato il commercialista, incaricato di tenere la contabilità della società ed occuparsi di buste paga e adempimenti fiscali. Nel 2013 Giuseppe De Angelis si accorge che qualcosa non torna. La sua società aveva emesso bonifici per oltre 894mila euro. Di questa somma 400mila euro erano stati versati come onorari a Capuano e la parte restante per il pagamento delle tasse. Ma a svelare la verità era stato il cassetto fiscale: oltre 200mila euro erano stati pagati con la compensazione del credito fiscale e altri 200mila con il versamento diretto. Mancavano all’appello 212.279,46. Una cifra di cui De Angelis chiede spiegazioni a Capuano. Il suo legale ha esibito la documentazione "apparentemente sottoscritta da De Angelis" che attesterebbe che il titolare dell’azienda bolognese, che aveva trasferito la sede legale a Follonica, aveva ricevuto oltre 469mila euro in contanti dalle mani del commercialista. In sostanza lo si accusa di essersi intascato soldi della sua società in fallimento. De Angelis e il suo difensore, l’avvocato Alberto Bancalà, querelano Capuano per calunnia: accusa di cui il commercialista dovrà rispondere il 27 novembre in Tribunale. Nel documento di costituzione di parte civile De Angelis presenta il conto: "Ho subìto danni per 3 milioni di euro", dice l’imprenditore che oggi si è reinventato un lavoro come agente di commercio. "Ho perso tutto – racconta De Angelis – l’azienda di famiglia, una delle più importanti nel settore dell’ortofrutta in Emilia Romagna, lasciatami da mio padre e anche la famiglia. Mia moglie ha chiesto la separazione".