Anche Carlo III ha giocato qui E c’è chi spera: "Magari torna"

Migration

Lo chiamano, non a caso, lo ’sport dei re’. Anche se la deriva pop del Polo è evidente nell’aumento dei praticanti nel mondo e nel nostro Paese. E qui a Punta Ala, sul prato del Polo Club, un re appena incoronato ha giocato davvero, negli anni ’80. E’ Re Carlo III d’Inghilterra, che sull’erba maremmana diede prova della sua formidabile capacità tecnica. Prince Charles, perché questo era prima di essere incoronato, è stato uno dei giocatori più forti al mondo e in attività agonistica fino agli anni ’90. E non deve stupire, perchè il Polo è da sempre nel sangue dei Windsor. La principessa Anna è stata il primo membro della famiglia reale a partecipare alle Olimpiadi. La figlia della regina Elisabetta e sorella di Carlo ha rappresentato la Gran Bretagna a Montreal ’76 in sella a Goodwill, un cavallo della mamma. La passione per il polo viaggia a ritroso da Filippo d’Inghilterra, che ha giocato più volte a Roma, fino al re Giorgio VI, padre della regina scomparsa. Giocano a Polo Harry e William, figli di Carlo e Lady D e si narra che anche il piccolo George ne stia imparando i rudimenti. Fortissimo è il legame con la Toscana per Carlo che, a un certo punto e prima che la scomparsa della mamma lo richiamasse alle responsabilità verso il trono, aveva accarezzato l’idea di trasferirsi per lunghi periodi nel cuore della nostra regione. Idea nata dall’amore per la natura, l’impegno per la biodiversità e la passione per l’ agricoltura biologica. Passione che va di pari passo con quella per il Polo che, a 73 anni non può più praticare a livello agonistico, ma è sempre nel suo cuore e qualcunoa Punta Ala ha una speranza: "Vedrai che prima o poi torna, vedrai".

pa. fra.