
Sarà Bonifiche Ferraresi, il colosso italiano dell’agricoltura, a far rivivere la Tenuta di Coltano, circa mille ettari, all’interno della quale Guglielmo Marconi realizzò la stazione radiotelegrafica per le comunicazioni tra Europa, Africa e America e che ora potrebbe giovare della svolta agricola per attrarre nuovi investimenti. L’ufficialità non c’è ancora ma l’azienda avrebbe offerto gli oltre otto milioni necessari per acquisire all’asta senza incanto l’immobile della cooperativa Le Rene, in liquidazione coatta amministrativa. Nei prossimi giorni l’operazione dovrebbe essere perfezionata senza ulteriori intoppi.
L’offerta di Bonifiche Ferraresi comprende anche la rilevazione di un compendio immobiliare nel comune di Buti, di un appezzamento di terreno agricolo a Vicopisano, di terreni edificabili a Ospedaletto e di fondi commerciali nella centralissima Corte San Domenico, in Corso Italia”.
Una "bomba" come notizia, uscita sulla Nazione, che si aggiunge ad altre che vedono protagonista Bonifiche Ferraresi e il suo amministratore delegato, uno dei manager più attivi e stimati del nostro Paese, Federico Vecchioni, una vecchia conoscenza della Maremma, essendo stato apprezzato presidente della Camera di Commercio di Grosseto, prima della sua fusione con quella di Livorno, nonché imprenditore agricolo di successo, praticamente da sempre, sul nostro territorio.
E Federico Vecchioni alle 18.30 di oggi sarà presente alle Terme Marine Leopoldo II per l’ultimo talk show estivo. Vecchioni sarà protagonista dell’incontro con Giancarlo Capecchi, dedicato all’agricoltura del futuro che sta diventando la speranza più concreta per rilanciare l’economia del nostro Paese e anche l’occupazione. E’ stato Vecchioni a far rinascere dalle ceneri Bonifiche Ferraresi, oggi l’unica società del settore primario quotata con successo in Borsa, mettendo insieme imprenditori italiani di grande prestigio, banche ,consorzi e trovando l’accordo con Banca Italia.
E alla tenacia di Vecchioni si deve l’operazione Consorzi ,che si sta rivelando una grande opportunità sia per Bonifiche che per i Consorzi stessi. Oggi alle Terme Marine ci sarà anche Massimo Neri, presidente del Consorzio Agrario del Tirreno che immediatamente ha aderito al progetto insieme a tanti altri colleghi italiani.
Bonifiche Ferraresi s.p.a ha così assolto ad un altro fondamentale impegno del piano industriale, consolidando la sua vocazione di hub strategico, di punto di riferimento del settore primario d’eccellenza e dimostrandosi capace di rafforzare non solo la credibilità e l’unicità dei suoi progetti ma anche di generare valore, per tutti coloro che sono interessati e guardano a Bonifiche con seria e concreta convinzione. Le espressioni “dalla terra al cibo, filiera 100% italiana” e “sempre e solo “made in Italy”, sono diventate per Federico Vecchioni campagne irrinunciabili di promozione del nostro territorio e dei suoi imprenditori. Insieme al manager maremmano, già presidente della nostra Camera di Commercio, lo hanno firmato con entusiasmo e tanta speranza, il Consorzio Agrario dell’Emilia, il Consorzio Agrario del Tirreno, il Consorzio Agrario Centro Sud e il Consorzio Agrario Adriatico.
Bonifiche Ferraresi ha sottoscritto un aumento di capitale a favore dei CAI, per 61 milioni di euro, acquisendo così la titolarità del 37% del capitale sociale .