Abbattimenti dei mufloni al Giglio Ortelli: "Non si può fare altrimenti"

Il sindaco avrebbe preferito il trasferimento degli animali "Eradicazione necessaria. Lo dice la Comunità Europea"

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Inizieranno probabilmente domani gli abbattimenti ai mufloni esistenti (circa trenta esemplari) all’Isola del Giglio. La decisione è stata presa dal Parco dell’Arcipelago Toscano, in base ad un progetto della Comunità Europea, che mira a una serie di azioni per eradicare questa ed altre specie non considerate autoctone e per questo inutili o dannose per la biodiversità.

"Sicuramente avrei preferito che venissero trasferiti in altri luoghi senza abbatterli – ha detto il sindaco di Isola del Giglio, Sergio Ortelli – ma la cattura non consentirebbe lo stesso risultato. Il progetto è stato deciso dalla Comunità Europea, che finanzierà il Parco, e credo che non ci sia un ente migliore per la tutela degli animali e della biodiversità. Purtroppo questi animali – ha proseguito il sindaco – non sono autoctoni e abbattimenti del genere ci saranno in molte altre parti della Toscana. L’eradicazione è dunque necessaria perchè i mufloni danneggiano le produzioni agricole dell’isola in modo irreparabile". La caccia di selezione potrà durare fino al 31 marzo. "Secondo il Parco dell’Arcipelago Toscano i mufloni devono essere eradicati dall’isola perché considerati ‘alieni’ – ha spiegato invece la Lav –. Ma l’operazione, oltre che comportare il versamento del sangue degli animali, potrebbe rivelarsi un vero boomerang proprio dal punto di vista dell’ambiente che gli stessi progetti Life dovrebbero invece tutelare".