REDAZIONE GROSSETO

Scarpe rosse in piazza contro la violenza sulle donne

Venerdì prossimo manifestazione sotto al Comune

Scarpe rosse, immagine simbolo contro la violenza sulle donne

Grosseto, 22 novembre 2016 - Scarpe  rosse in piazza, venerdì, sotto al Comune. Scarpe da donna per ricordare il sangue lasciato dalla lunga scia di vittime di femminicidio. Decine e decine di donne uccise da mariti o ex compagni bruti e feroci, privi di un’anima capace di intendere il vero amore. Le scarpe rosse saranno portate in piazza da donne per ricordare altre donne: quelle appunto assassinate o violentate. Quasi diecimila, queste ultime, in tutto il 2016. «Le mie scarpe rosse» è un’iniziativa del Soroptimist Club di Grosseto, in collaborazione con l’amministrazione comunale. Si realizzerà venerdì 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, alle 11.

L’iniziativa è stata presentata ieri mattina dall’assessore comunale alle Pari Opportunità, Chiara Veltroni, e dalla presidente del Soroptmist Club Patrizia Nalesso. Alle due donne si è poi aggiunto di corsa il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna che seppur impegnato in altre riunioni, ha voluto presenziare la conferenza stampa per dare un suo forte segnale di adesione all’iniziativa. Venerdì mattina, dunque, davanti al palazzo comunale ci sarà la consegna delle scarpe rosse, simbolo della lotta al femminicidio, accompagnata da interventi di denuncia e di testimonianza. Chiunque potrà intervenire. Sotto le volte del palazzo municipale autorità e cittadini potranno partecipare dando un proprio contributo.

«Ognuno potrà portare le parole fondamentali – ha detto ieri Chiara Veltroni, assessore alle Pari Opportunità – per sottolineare l’impegno profondo e convinto di istituzioni e persone comuni contro un fenomeno brutale e vergognoso, che va a tutti i costi debellato». All’iniziativa hanno aderito, tra le altre, le seguenti associazioni: Cif, Lions Aldobrandeschi, Lions Host, Moica, Olimpia de Gouges, Pasfa (in rappresentanza anche delle forze militari di stanza in città), Rotary Club. «Il pieno raggiungimento dei diritti umani passa anche dalla lotta contro la vioenza sulle donne – ha continuato l’assessore Veltroni – ecco che è quindi necessario conoscere il fenomeno per poterlo riconoscoere quando si manifesta in tutte le sue forme: fisico, psicologico, sessuale ed economico. Fino a quello più definitivo del femmicidio.

La battaglia da fare è quindi, ancora una volta, culturale: dobbiamo insegnare alle donne e agli uomini ad essere consapevoli della violenza». «Il Soroptimist Club nasce come un’organizzazione di donne impegnate che si distinguono per attuare e per acquisire pari opportunità – spiega Patrizia Nalesso, presidente del Club grossetano –. Oggi siamo qui a dimostrare che le donne non hanno paura di denunciare né violenze, né sopraffazione di ogni genere, ma sono unite a ricordare ed insegnare a quegli uomini che le hanno odiate e annientate che quelle donne sono ancora qui con noi».