
Yehudi Menuhin (c) David Farrell
Londra, 7 aprile 2016 _ Si è appena aperto un concorso violinistico a suo nome nela capitale del Regno Unito, suo paese di adozione. Ma ben presto si terrà anche un festival alla Berlin Konzerthaus (dal 19 Aprile al 1 Maggio) e un concerto tributo con Itzhak Perlman (insieme al pianista Rohan da Silva) alla Philharmonie di Parigi. Per non dimenticare la monumentale uscita discografica prevista per il giorno 22: la Warner Classics pubblicherà infatti un cofanetto di ottanta Cd (ventitre dei quali con materiale inedito) e undici Dvd. Il 22 aprile cade infatti il centenario di Yehudi Menuhin, nato a New York, scomparso nel 1999 a Berlino e universalmente riconosciuto come uno dei più grandi violinisti del XX secolo. Una fama riconosciuta anche da Albert Einstein, il quale ascoltò Menuhin suonare e pronunciò una frase divenuta celebre: “Ora so che Dio esiste!”. Oltre al lascito discografico che testimonia la sua intensa attività musicale, l’eredità di Menuhin comprende la fondazione di diverse scuole per giovani musicisti. Nel 1963 aprì la Menuhin School (nel Surrey, a sud di Londra), la cui missione ancora oggi è “fornire un contesto e una formazione adeguati a bambini di talento provenienti da tutto il mondo che vogliano perseguire il loro amore per la musica”. Fra i suoi allievi si ricordano Nigel Kennedy, Alina Abrigimova, Nicola Benedetti e Tasmin Little. Nel 1977 ha creato anche l’International Menuhin Music Academy a Gstaad, in Svizzera.
Per quanto riguarda l'uscita discografica il progetto di pubblicazione The Menuhin Century nasce dalla collaborazione fra Warner Classics ed EuroArts. L'obiettivo era quello di raccontare attraverso un’eccezionale documentazione sonora e audiovisiva il grande lascito del musicista. Il celebre documentarista francese Bruno Monsaingeon, a sua volta violinista di talento e amico personale di Menuhin, ha svolto un ruolo fondamentale selezionando le registrazioni e recuperando rarissimi materiali d’archivio. Monsaingeon è anche autore di Passion Menuhin, libro di 250 pagine illustrato con testi in inglese, francese e tedesco incluso nel confanetto lusso formato da sei box con il contenuto già ricordato in precedenza (le uscite sono anche in edizione singola). Menuhin rimase legato alla HMV/EMI per 70 anni (dal 1928 al 1998), senza dubbio la più lunga collaborazione discografica di sempre. Questa raccolta spazia dalla sua prima incisione nel 1928 alla sua ultima, quando diresse il pianista Duchâble nei Concerti di Ludwig Van Beethoven nel 1998. E' fatalmente arduo segnalare i momenti più interessanti, ma non si può non ricordare la splendida lettura delle pagine per violino solo di Johann Sebastian Bach, il rigore unito alla cantabilità dei lavori di Beethoven, il ruolo di camerista "primus inter pares" nelle composizioni di Johannes Brahms, la curiosità nell'affrontare pagine rare come quelle di Walton, Bazzini e Dinicu.
Menuhin fu anche un visionario e a suo modo un attivista che cercava di cambiare il mondo attraverso la musica: il suo impegno in diverse attività educative e umanitarie ebbe una vasta influenza, in particolare nell’ambito dei diritti umani e della conservazione dell’ambiente. Durante la Seconda guerra mondiale Menuhin si esibì diverse volte per le truppe Alleate. Nel 1945, dopo la liberazione del campo di concentramento di Belsen visitò la Germania insieme a Benjamin Britten per suonare per i sopravvissuti. Nel 1947 fu il primo musicista ebreo, dalla fine della guerra, a suonare con la Filarmonica di Berlino diretta da Willhelm Furtwängler. Fra i diversi e celebri artisti che hanno collaborato e inciso con Menuhin vale la pena ricordare John Barbirolli, Adrian Boult, Pablo Casals, Colin Davis, Edward Elgar, Wilhelm Furtwängler, Maurice Gendron, Charles Munch, David Oistrakh e Malcolm Sargent. ma il solista è stato in qualche modo pioniere del cosiddetto ‘crossover’, superando qualsiasi barriera fra generi e culture musicali per suonare e incidere con il violinista jazz Stéphane Grappelli e Ravi Shankar, il maggior esponente della musica indiana. Tornando al già citato concerto di Parigi, per l’occasione Perlman suonerà il violino Stradivari appartenuto allo stesso Menuhin. L’annuale edizione dello Gstaad Menuhin Festival & Academy, si svolgerà dal 14 Luglio al 3 settembre. Per ulteriori informazioni sulle iniziative si può consultare il sito http://menuhin.org/centenary/category/events/