Pioli presentato al "Franchi" come nuovo allenatore della Fiorentina (LaPresse)
Firenze, 7 giugbno 2017 - Stefano Pioli torna a Firenze. Nella sua seconda casa. E lo fa a ventidue anni di distanza dal suo definitivo congedo fiorentino, quando nella stagione 1994-1995 ha vestito per l’ultima volta la maglia viola al termine di sei stagioni ed oltre 150 presenze in riva all’Arno durante le quali ha ottenuto una storica finale di Coppa Uefa (non giocata per infortunio) e la promozione in Serie A con Claudio Ranieri in panchina, indossando anche la fascia di capitano. Un cerchio che si chiude dunque, visto che già da qualche anno il nome di Pioli circolava attorno agli ambienti viola ma non c’era mai stata l’occasione di concretizzare il matrimonio. Ufficializzato invece ieri attorno all’ora di pranzo.
Una scelta “normalizzante” quella della famiglia Della Valle, che ha scelto di puntare sul mister di Parma dopo un biennio in chiaro-scuro con Sousa perché convinta dall’entusiasmo e dal senso d’appartenenza che Pioli ha mostrato fin da subito per il progetto viola. Le esperienze in panchina per il 52enne tecnico emiliano del resto non mancano, visto che nelle sue due ultime avventure Pioli ha lavorato in palcoscenici assai difficili come l’Olimpico (sponda Lazio) e San Siro (lato Inter), dove ha ottenuto prima un terzo posto ed una finale di Coppa Italia col club di Lotito (stagione 2014-2015) per poi finire tra fine 2016 ed inizio 2017 nel tritacarne nerazzurro che non ha fatto sconti a nessuno, nonostante una striscia positiva di nove vittorie consecutive tra dicembre e gennaio.
Le esperienze in panchina per Pioli sono in ogni caso molto variegate, visto che il nuovo tecnico viola ha avuto modo di fare esperienza prima a livello giovanile (quattro anni nei vivai di Bologna e Parma) per poi cimentarsi col calcio professionistico, iniziando dalla Serie B con la Salernitana e proseguendo poi con Modena e Grosseto con una breve parentesi anche a Parma in Serie A. Una categoria, quest’ultima, che poi Pioli non ha mai più abbandonato dal 2010, facendo esperienze tra Chievo, Palermo (dove fu esonerato dal “solito” Zamparini ancor prima di iniziare il campionato) e Bologna. Proprio laddove iniziarono i primi apprezzamenti da parte della famiglia Della Valle, coronati ieri dalla nomina come nuovo tecnico della Fiorentina.