
Il ds monitora la situazione del giallorosso, per il cagliaritano soluzione alla Gud
Daniele Pradè attende fiducioso. Non può fare altro in questo momento. Ha dato un altro paio di giorni a Lucas Beltran per decidere il proprio futuro. Oltre all’ipotesi Flamengo (che comunque rimane disponibile a prenderlo se il Vichingo cambiasse idea) c’è sul tavolo una proposta del CSKA Mosca, un po’ più bassa (10 milioni più bonus) ma comunque accettabile per la Fiorentina. Beltran - ieri inserito nella lista Uefa per il playoff di Conference al pari di altri giocatori in uscita come Sabiri e Bianco - dovrà dare una risposta nelle prossime ore. Resta la sensazione che preferisca altro (permanenza in viola o un ritorno al River, ma sempre a titolo definitivo) eppure dovrà pensare di venire in qualche modo incontro alla Fiorentina. Che senza la sua cessione non potrebbe dare l’assalto all’attaccante che vuole Pioli.
Se sulla destra l’impressione è che si possa fare un’operazione low cost, davanti nelle ultime ore è tornato a circolare il nome di Roberto Piccoli. Impensabile che la Fiorentina tiri fuori i 30 milioni chiesti dal Cagliari a inizio mercato, ma il club viola ha due certezze: che con Giulini si può trattare e che l’attaccante non direbbe no a Firenze. Quella giusta sembra la ‘formula Gudmundsson’, ovvero un prestito oneroso con un obbligo di riscatto condizionato. Vedremo, di certo i viola continuano ad aver bisogno di piazzare gli esuberi.
In entrata si sono accese all’improvviso le voci che porterebbero in viola Lorenzo Pellegrini. Notizia rilanciata dai colleghi di Lady Radio. Il centrocampista romano piace a Pradè, che però deve fare i conti con uno stipendio sopra i tre milioni. L’impressione è che il club viola possa pensarci solo negli ultimi giorni di mercato, a patto che le cessioni degli esuberi abbiano ‘liberato’ i milioni necessari da destinare all’ormai ex capitano della Roma.
Alessandro Latini
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