BENEDETTO FERRARA
Sport

Un arrivo lontano dalla logica dei ’tifosi commercialisti’. Quei Piccoli affari che fanno sognare

Forse nemmeno in una partita della Cialtrons (storico torneo studentesco fiorentino) si è mai visto un difensore tirare i capelli...

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

Forse nemmeno in una partita della Cialtrons (storico torneo studentesco fiorentino) si è mai visto un difensore tirare i capelli del centravanti. Sì certo, cadere nella trappola della reazione è cosa sempre ingenua, ma un fallo del genere è davvero degno di un film di Fantozzi. E vabbè, la Fiorentina se l’è giocata anche in dieci e Pioli ha tolto di mezzo le ansie da prestazione, perché la prima partita della stagione è sempre piena di trabocchetti, quelli che la sua squadra ha superato brillantemente. Bene così.

La Fiorentina sorride e i tifosi con lei. Anche perché poche ore prima della partita è arrivata la notizia dell’acquisto di un altro attaccante: Roberto Piccoli. Una bella notizia, anzi: bellissima. Pioli punta in alto e la società gli va dietro. Questa sì che è ambizione. Reazioni entusiaste, anche se, ascoltando le radio e i messaggi dei tifosi, a volte senti pareri che ti fanno riflettere. Non tanto sulla questione in se stessa, perché ci sarà sempre chi storce il naso, altrimenti non saremmo fiorentini. E’ il ragionamento sull’evoluzione del calcio che ti costringe a pensare a come siano davvero cambiate le cose. Certo, lo sapevamo già, ma sentire qualcuno che si lamenta per i 25 milioni spesi (27 con bonus), ci lascia pensare a come siamo capaci di costruire problemi anche quando non ci sono. Naturalmente Piccoli dovrà dimostrare di valere i soldi spesi dalla Fiorentina, ma chi frequenta il pallone da un bel po’ di anni non può che sentirsi almeno mezzo passo fuori da questa logica del tifoso commercialista. Vi immaginate a fare le pulci alla società ai tempi dell’affare Toni? Giusto per non andare ancora più indietro nel tempo, quando le cifre vere erano top secret e nessuno andava a frugare nei bilanci della società. Oggi conosciamo (o pensiamo di conoscere) ogni dettaglio di un affare di mercato. Cartellino, stipendio, bonus e commissioni dei procuratori. Perfino le rate in cui il giocatore verrà pagato. Chiamiamola trasparenza. Ma una volta ce ne importava il giusto. Sì, altri tempi. Vero. Il calcio è questo e forse alla fine non sarebbe male la creazione di un Viola Club Ragionieri viola, sempre che non ci sia già. Dopo di che evviva Piccoli e tanti auguri a lui e a questa Fiorentina.

Infine un pensiero per Alessandro Dei, uomo di sport amato da tanti fiorentini. Chi lo ha conosciuto sul sabbione di Santa Croce, chi lo ha avuto come prof di educazione fisica al liceo, chi lo ha incontrato sulla pista degli Assi giglio rosso, chi ci ha passato una serata divertente come non mai durante un ritiro estivo della Fiorentina. In questi giorni si è scritto e detto tanto su di lui, perché Alessandro era una persona davvero speciale. Appassionato, empatico, sopra le righe ma sempre col cervello acceso come un fiorentino sa essere. Non potevamo non dedicare due righe al suo addio. Troppi ricordi, troppe emozioni.

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