Roma vuole il quinto posto "Ora pensiamo ai viola"

Entusiasmo fra i tifosi giallorossi dopo la conquista della finale in Conference. Al Franchi niente turnover, solo Smalling potrebbe lasciare il posto a Kumbulla

di Paolo Franci

Capisci che, no, non è una giornata come le altre dalle magliette. E da una specie di contaminazione giallorossa che, così, non si vedeva dal "Non succede ma se succede..." del 2010, quando la Roma di Ranieri arrivò a tanto così da quel "succede", lo scudetto. I bambini, tanti, indossano la maglia della Roma e sognano un ciuffo arancio alla Abraham, così come si scolpirono la criniera alla mohicana del Ninja Nainggolan anni fa. Sarà dura convincere le mamme, ma la Roma, oggi, è questo e altro. Il giallorosso sbuca ovunque, le radio romane ribollono di gioia. Quelle laziali molto meno e minimizzano la Conference. Gioco delle parti, ci sta.

Quel che s’è visto all’Olimpico giovedì sera è, però, molto di più. E un uomo, Mourinho, che dopo un decennio e passa di illusioni all’americana, tra le promesse pallottiane puntualmente non mantenute e gli zeru tituli – . sì, cè stata la semifinale di Champions, un guizzo di colore nel grigio– ha riunito un popolo sotto alla bandiera portoghese. Ha trasformato una squadra un po’ sfigata, molle e bruttarella in un manipolo di legionari pronti a gettarsi nel fuoco per lui.

La Roma è in finale a Tirana, ma questo non significa che mollerà qualcosa nella corsa all’Europa League. Giammai. D’altra parte la prima cosa che ha detto Mourinho in conferenza post Leicester e finale conquistata, ha riguardato proprio questo tema, riferendosi all’ultima giornata di campionato: "Spero che la Lega voglia aiutare una squadra italiana in finale, facendola giocare al venerdì...", invece che domenica 22 alle 18, considerando che la finale a Tirana è il 25 maggio.

Il punto è che la Roma vuole il quinto posto. Lo vuole per prestigio e qualificazione all’Europa League senza patemi. Anche il sesto potrebbe bastare ed è proprio in quest’ottica che il match con la Fiorentina è entrato subito, appena finita la sbornia dell’Olimpico, nei pensieri di Mourinho. L’ha proprio detto: "Devo pensare subito alla Fiorentina...". E così sta facendo. Per parlare id formazione è presto. Turn over ne farà, sicuro. Dove e come sarà il tema di queste ore, ma difficilmnete rinuncerà ad alcuni big. A cominicare da Tammy Abraham. Probabile un turno di riposo a Smalling con Kumbulla in campo. Poi, crescono le azioni di Veretout ed El Shaarawy, senza dimenticare Carles Perez.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro