Italiano, che effetto fa vedere la coppa da così vicino?
"C’è una sensazione di grande orgoglio per essere qui, per essere appena stati dal Presidente della Repubblica, si tratta di un percorso fantastico, ci apprestiamo ad affrontare la finalista di Champions, ma siamo sereni, cercheremo di dare filo da torcere".
Sta bruciando le tappe: tutto troppo veloce?
"Io voglio focalizzarmi sugli ultimi due anni? E’ tutto nato l’anno scorso a Moena, c’è stato un processo di crescita incredibile, grazie ai ragazzi disponibili e concentrati. Io e i ragazzi venivamo venivamo da una salvezza conquistata nel finale. Quest’anno volevamo migliorare il cammino in Coppa Italia e dare tutto per andare avanti in Conference che ci eravamo sudati. Le ultime partite ci hanno dato grande fiducia, siamo orgogliosi ma non ci accontentiamo".
Che gara si attende?
"Uno se l’immagina, poi c’è l’imponderabile. Siccome l’Inter è una squadra che da un momento all’altro si può inventare la grande giocata, concentriamoci solo su noi stessi. Dobbiamo andare oltre l’ostacolo, la montagna da scalare è molto difficile. Voglio vedere lo spirito mostrato ultimamente".
Nella sua carriera ha fatto tante finali, cosa vuole vedere domani contro uno specialista di queste gare come Simone Inzaghi?
"L’Inter ha grandi campioni e un allenatore che sa arrivare in finale e vince tanti trofei. In quelle altre finali che ho giocato vedevo i ragazzi proporre quello che ci ha permesso di arrivare in finale. Vogliamo far vedere a tutti che ci siamo meritati di essere qui".
Roberto Davide Papini