REDAZIONE FIRENZE

Le scelte e l’aspetto emotivo. E se ci metti pure la sfortuna...

Sommario: Serata di calcio difficile per la Fiorentina, eliminata ai rigori. Emozioni, scelte discutibili e sfortuna contribuiscono alla sconfitta da elaborare.

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

Fuori. Ai rigori. Che non sarebbe stata una serata di calcio facile lo sapevamo. La paura alle spalle, il ritrovarsi poche ore dopo di nuovo in campo. Un amico in ospedale, il doversi concentrare subito per proseguire la strada. Sì. C’è un aspetto emotivo, ma poi ce n’è uno tecnico e delle scelte di formazione discutibili. Su tutte il rinnovato esperimento di Quarta a centrocampo. Non è il suo, questo ormai è chiaro. Nel complesso troppe distrazioni e anche molta sfortuna: una traversa colpita da mezzo metro e un pallone che non oltrepassa la linea per pochi centimetri. Ma questo non basta a spiegare una eliminazione che fa un po’ male. Non troppo, ma un po’. Non è un momento facile, per questioni umane, quelle più serie, e per quelle sportive, perché comunque uscire, pur ai rigori, è una sconfitta, che va metabolizzata per non perdere colpi. Ps. Magari con Martinelli la Fiorentina sarebbe uscita lo stesso. Certo però…

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