FRANCESCO QUERUSTI
Sport

Anglo Arabi, corsa show. Tanti campioni protagonisti

Il Visarno ‘Cesare Meli’ diventa oggi dalle 15,40 palcoscenico di cavalli di razza

Uno splendido passaggio al ‘Cesare Meli’. con protagonisti gli Anglo Arabo

Uno splendido passaggio al ‘Cesare Meli’. con protagonisti gli Anglo Arabo

L’ippodromo fiorentino del Visarno ‘Cesare Meli’ diventa oggi il palcoscenico dei cavalli anglo arabi. Una razza che sta crescendo in termini qualitativi e quantitativi nel panorama nazionale con ottimi risultati. Dalle 15,40 alle 18,40 si svolgerà l’avvincente convegno di sei corse al galoppo, in cui spiccano due prove importanti del circuito classico dei cavalli Anglo Arabi: il Derby Italiano (montepremi euro 16.500), per 3 anni sui 2000 metri e il prestigioso Gran Premio d’Italia (euro 16.500), riservato ai 4 anni ed oltre sui 2200 metri del Visarno.

Saranno presenti alle gabbie di partenza due autentici campioni come i grigi Beniamino e Zeta Penny. Come sottoclou sono previsti una condizionata per velocisti di 3 anni sui 1200 metri, Premio Piazzale Michelangelo (euro 13.200) con otto purosangue al via e la Tris, Premio Poggio Imperiale (euro 13.200), un handicap per cavalli anziani sui 2200 metri di pista grande. Giornata di festa per il comparto Anglo Arabo, il cui calendario a Firenze prevede la disputa di 15 corse a settembre e ottobre. Fondamentale il supporto del Masaf e di Grande Ippica Italiana per dare interesse e visibilità alle manifestazioni.

La storia del cavallo anglo arabo in Toscana affonda le sue radici nell’Ottocento, quando gli allevatori iniziarono a incrociare il purosangue inglese con il nobile arabo, alla ricerca di un cavallo elegante, resistente e veloce. La Maremma e le campagne senesi furono i primi teatri di questa selezione.

L’anglo-arabo si affermò presto come protagonista delle tradizioni equestri toscane, dal lavoro in campagna fino alle corse, trovando nel Palio di Siena una delle sue massime espressioni. Coraggioso e generoso, divenne compagno insostituibile anche per l’esercito e per le grandi competizioni ippiche. Nel corso del Novecento la Toscana rimase uno dei centri principali per l’allevamento, in dialogo con la Sardegna, altra culla di questa razza. Oggi, all’Ippodromo di Firenze, l’anglo-arabo continua a scrivere pagine di sport e passione, incarnando il legame tra tradizione e modernità.

F. Que.

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