Keqi campione di Malta Dai Blues alla Champions

Il personaggio L’ex giocatore dello Scandicci ha trionfato con il Floriana. la squadra del presindente Gaucci: "Un anno particolare ma bellissimo".

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di Fabio Ferri

Cervelli in fuga, ma non solo. In fuga dal Bel Paese ci sono anche degli ottimi piedi come quelli di Kristian Keqi, ventitrenne albanese nato a Firenze che, con dopo alcune stagioni tra Serie D e Serie C, un anno e mezzo fa ha deciso di emigrare a Malta per giocare con il Floriana, squadra della massima serie maltese con cui in questa stagione ha vinto il campionato.

"È stato un anno particolare – dichiara Kristian – lontano dal tu paese conosci altre usanze e altri modi di vivere il calcio. Sono più che soddisfatto: sia a livello personale che di squadra. Ma non mi accontento e ho già la testa al preliminare di Champions".

Esatto perchè con il successo di questo anno vi siete conquistati il diritto a partecipare alla prossima Champions League! Pronto per sentire la famosa ’musichetta’?

"Non vedo l’ora, penso che sia il sogno di qualsiasi giocatore poter giocare una partita con quella canzone, spero di giocarne di più perché vorra dire che abbiamo passato il turno".

Che tipo di calcio si gioca a Malta, a che livello lo paragoneresti?

"È un calcio diverso, più fisico, più veloce, meno tattico, simile a quello inglese, un po’ più spettacolare. Non saprei, una serie C, comunque il livello si sta alzando molto. Le prime 5-6 squadre hanno livello veramente alto".

Il Florana è di proprietà di Riccardo Gaucci, figlio di Luciano, che tipo di presidente è?

"È un gran presidente, un uomo di parola, e che vuole sempre vincere e ti stimola molto, un po’ pazzo, ma gli vogliamo bene cosi".

L’Italia ti manca? E il calcio italiano? Torneresti a giocare in Italia?

"L’Italia si, il calcio italiano no. Tornerei, ma dalla B in su. Nella terza e quarta serie devono cambiare molte cose che non mi piacciono".

Quest’anno 14 gol in 20 gare, pensi mai al sogno nazionale?

"Ci penso sempre, quello è il mio obbiettivo".

Tu sei albanese, ma sei anche fiorentino, ti manca un po’ la tua città?

"Certo che mi manca, ho tutti i miei affetti lì. Firenze è Firenze, non la cambio con niente al mondo".

Dopo il successo in campionato a Malta e dopo i preliminari di Champions, non è che, sempre parlando di toscane, sogni la Fiorentina?

"La Fiorentina sarebbe il sogno più grande, ma vado per scalini, devo lavorare moltissimo ancora. Per un ragazzo di Firenze tifoso di curva sarebbe un sogno".

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