ALESSANDRO LATINI
Sport

Jovic: l’ex baby talento cerca gloria Storia di Luka, con il mito di Falcao

Chiuso nel Real da Benzema, ha scelto Firenze e Italiano per rilanciarsi in vista del Mondiale in Qatar

di Alessandro Latini

Nel piccolo villaggio di Batar, sulle rive del fiume Drina e non troppo distante dalla città di Bijeljina, fanno tutti il tifo per Luka Jovic. Qualunque maglia indossi. Real Madrid o Fiorentina non fa differenza. Una manciata di abitanti (non più di 300) e l’orgoglio di aver dato i natali ad un calciatore importante.

In patria lo chiamano ‘Serbian Falcao’. Un po’ perché Jovic ricorda nelle movenze Radamel Falcao, un po’ perché l’attaccante colombiano è da sempre l’idolo del futuro centravanti della Fiorentina. Il soprannome ne tratteggia anche le caratteristiche. Ariete d’area di rigore sì, ma fino ad un certo punto.

Specialità della casa? Bravo nel giocare il pallone di prima e duettare con i compagni. Ed eccola qui la qualità che più di tutte ha intrigato Vincenzo Italiano. Perché è vero che il centravanti deve pensare a segnare, ma se a questo riesce ad abbinare una ‘regia’ offensiva tanto meglio. Qualità che non aveva Piatek, ad esempio, e che Cabral ha provato in ogni modo ad acquisire. Poco per Italiano e per come era stata strutturata la Fiorentina all’inizio della scorsa stagione. Il predecessore faceva tutto in modo egregio: gol e giocate anche lontano dalla porta. Ma Dusan Vlahovic fa parte ormai del passato, mentre Luka Jovic a breve sarà il presente della Fiorentina.

E se la sfida a Vlahovic è già lanciata in vista del Mondiale in Qatar, quando i due (insieme a Mitrovic) si giocheranno le maglie in attacco della nazionale serba, la cosa certa è che Jovic abbia scommesso ad occhi chiusi su mister Italiano per rilanciare la propria carriera. Consigliato dall’agente Fali Ramadani, convinto pure dal connazionale Milenkovic, non ha esitato. Nodo ingaggio a parte (vicino ormai ad essere sciolto) Jovic e la Fiorentina si annusano da mesi.

Ma chi è Luka Jovic? Negli occhi dei tifosi ci sono le ultime stagioni non esaltanti al Real Madrid. Un club nel quale è difficile trovare spazio e continuità se non riempi l’occhio nelle poche occasioni a disposizione. Ed al centro dell’attacco dei Blancos, a ben vedere, Karim Benzema ha lasciato solo le briciole ai compagni. Compreso Jovic, che ha avuto poca continuità per mettersi in mostra. Come invece aveva fatto in Germania, rivelandosi al mondo con la maglia dell’Eintracht Francoforte. Gol, assist, belle giocate, che lo avevano proiettato in ordita Real Madrid a suon di milioni (più o meno 60).

Ma che Jovic sia stato tenuto in considerazione come uno dei giovani più forti del panorama europeo, lo si è compreso fin dagli albori della carriera. Nel 2014 è stato inserito nella lista dei migliori quaranta calciatori nati nel 1997 stilata da The Guardian e nel 2015 in quella dei migliori giovani nati dopo il 1994 stilata da Don Balón. Graduatorie dove non si finisce per caso.