
Firenze sempre al top Mondiale spettacolo
Il Mondiale under 19 che si è appena concluso a Vaires-sur-Marne, che sarà sede anche delle regate olimpiche di Parigi 2024, ha visto nuovamente protagonisti i vogatori della Canottieri Firenze e della cugina Canottieri Limite – la più antica d’Italia – che nello scorso mese di maggio si erano già messi in grande evidenza agli Europei di categoria disputati anch’essi in Francia, a Brive la Gaillarde. Allora i fiorentini Giovanni Paoli e Giorgio Cecchini insieme ai limitesi Tommaso Laganà e Leonardo Sostegni vinsero l’oro sul quattro senza; gli altri due biancorossi Cosimo Chiappi e Lorenzo Rasoli, sull’otto, si misero invece al collo la medaglia di bronzo. Questa volta, confermati nelle stesse formazioni, i due equipaggi hanno centrato entrambi l’ingresso in finale piazzandosi al 5° posto e al 6°.
Si tratta di un risultato ampiamente positivo considerato il livello tecnico elevato della competizione e l’alto numero delle barche in gara: 215 in rappresentanza delle maggiori potenze remiere del mondo. Per una valutazione ancora più completa, va aggiunto che Chiappi e Rasoli, rispettivamente capovoga e secondo carrello dell’otto, sono pesi leggeri, e che Paoli, capovoga del quattro senza, ha appena 16 anni. Cecchini, invece, è stato selezionato dall’Università della California per allenarsi e studiare in America. Veniamo ora alle due finali. Il quattro senza, che aveva vinto in batteria, si è trovato subito a dover rincorrere Romania e Gran Bretagna, le più veloci a staccarsi, con Francia e Germania attaccate, quasi sulla stessa linea. A metà gara l’Italia scivolava al quinto posto e, nonostante l’allungo che la riavvicinava alle fuggitive, non riusciva a recuperare. Romania, Germania e Francia: questo l’ordine del podio. Anche la gara dell’otto è stata avvincente e combattuta dal primo all’ultimo dei duemila metri; l’ammiraglia azzurra ha dato tutto, ha finito in crescendo ma contro corazzate del calibro di Gran Bretagna, Germania, Romania, Nuova Zelanda e Repubblica Ceca piazzatesi nell’ordine davanti a nostri e tutte con atleti che ci sovrastavano in altezza e peso era impossibile fare meglio.
Franco Morabito