
Joe Barone e Daniele Pradé (Fotocronache Germogli)
Firenze, 4 luglio 2019 - "Inizio con un 'grazie' detto col cuore, con sentimento. Grazie a Joe Barone. Grazie per primo al presidente Commisso che appena mi ha visto mi ha scelto e mi ha trasmesso passione ed entusiasmo. Insieme vogliamo iniziare un percorso lungo, insieme a Joe Barone, Giancarlo Antognoni e Montella. Un 'grazie' a Firenze, anche da parte della mia famiglia, felicissima di tornare a vivere in questa città, una delle città più belle del mondo". Così Daniele Pradè nel corso della presentazione alla stampa come direttore sportivo del club gigliato. Un ritorno dopo gli anni brillanti della Fiorentina guidata da Montella e il primo anno di Sousa.
"Ho sentito sia Diego che Andrea Della Valle, soprattutto con Andrea avevo un rapporto di amicizia - ha aggiunto Pradé -. Il percorso con loro è stato importante, li ringrazio veramente di cuore, mi hanno fatto i complimenti e mi hanno augurato buon lavoro dicendo che hanno scelto le persone giuste per Firenze, tutto questo mi ha dato ancora piu' stimolo. Hanno capito per primi che il presidente Commisso è la persona giusta per il futuro della Fiorentina".
Poi, un ricordo commosso di Davide Astori, il capitano viola scomparso improvvisamente il 4 marzo 2018. "Astori, come tutta la squadra, mi chiamò quando fu mai mandato via, mi ringraziò per averlo portato alla Fiorentina e io gli promisi che un giorno saremmo tornati insieme. Quel giorno è oggi".
Riguardo alle strategie di mercato, Pradé è stato esplicito: "Nessuno mi ha chiesto di lavorare in autofinanziamento, non mi è stato chiesto di fare plusvalenze. Anzi, ieri abbiamo fatto una riunione con tutti i reparti tra cui anche quello finanziario e ci hanno fatto tutte le proiezioni di quanto è stato fatto dal 2004 al 2018. Mi è stato detto anche che non interessa se vengono fatte minusvalenze".
Pradè ha sottolineato che la priorità adesso è sfoltire la rosa. "Ho un tetto salariale più alto degli anni precedenti - ha spiegato il direttore sportivo - Adesso c'è una situazione di difficoltà: settantatré contratti in essere più due di rientro a gennaio. Circa 60 non sono funzionali al progetto. C'è una situazione da snellire".
Tra i giocatori che potrebbero restare in viola, Pradè ha inserito Benassi e Simeone, entrambi giudicati molto forti. Per Benassi si era parlato di un interessamento del Genoa, ma il ds viola lo ha smentito. Per quanto riguarda le operazioni in entrata, Pradè ha affermato che prima del 10 agosto difficilmente arriveranno nuovi giocatori. Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano dei vari nomi che vengono accostati alla Fiorentina ha detto: "De Paul non possiamo comprarlo, costa una cifra su cui non possiamo essere competitivi, noi come molte altre squadre in Italia. Anche se è un giocatore che mi piace tantissimo. Oltretutto è impossibile fare affari con l'Udinese. Pavoletti è incedibile. Inglese ci piace, ma non è sostenibile a certi costi. Bennacer mi piace da tanto tempo, ma in questo momento sta facendo la Coppa d'Africa e sta facendo benissimo, nella sua testa c'è la voglia di giocare una competizione europea. Per Borja Valero c'è stata una suggestione, però il suo stipendio attualmente non è in linea con i nostri canoni. Biglia e Badelj sono giocatori forti con situazioni contrattuali particolari".
Riguardo a Veretout, Pradé ha detto che è stato il francese a chiedere di essere ceduto. Sul caso Chiesa, Pradé ha detto che "la risposta può darla solo una persona, che non è qui oggi: Rocco Commisso. Posso soltanto dire che al momento in cui il giocatore tornerà dalle vacanze parlerò con Federico, spiegherò quelle che sono le nostre intenzioni, il nostro progetto e tante altre cose. Ci metteremo seduti in maniera molto leale, conviviale e vedremo quel che avrà recepito dal nostro discorso. Aspettiamo che torni, non c'e' stato alcun tipo di contatto. Ci vedremo al suo ritorno con lui e suo padre".
Nei giorni scorsi è circolata anche la voce di un possibile approdo in maglia viola di Daniele De Rossi. "Il rapporto tra me, Vincenzo Montella e De Rossi è un rapporto talmente forte che qualsiasi cosa ce la diciamo - ha precisato Pradè - Non è successo niente: non c'è stato né un sì né un no, ma non siamo mai arrivati a un'offerta economica". Per il ruolo di portiere, dopo il passaggio di Lafont in prestito al Nantes, il ds viola ha chiarito che "Dragowski, se vorrà rimanere a Firenze, sarà il portiere titolare della Fiorentina", mentre Viviano, che gradirebbe ritornare in viola, "è forte ma la sua concorrenza creerebbe troppa pressione su Dragowski". Sugli obiettivi stagionali, Pradè è stato chiaro. "Quest'anno non avremo un obiettivo, non diremo: vogliamo arrivare in questa posizione. Vogliamo entrare in campo e sapere di poter vincere con tutti. Ci piacerebbe tanto essere come l'Atalanta, che in questo momento è il mio punto di riferimento professionale. Ma per riuscirci occorre tempo, come è occorso a loro. Sicuramente, però, vogliamo fare una stagione competitiva, non vogliamo restare a partecipare. La squadra? Partiremo da un modulo di base: il 4-3-3. Che logicamente non sarà un modulo talebano, potrà cambiare. Sicuramente però avremo un play e uno dei difensori centrali che gioca la palla".