
La Fiorentina festeggia la vittoria in Conference League con i suoi tifosi (Fotocronache Germogli)
Firenze, 14 marzo 2025 – Ecco le pagelle della Fiorentina dopo la sfida con il Panathinaikos.
De Gea 6 - Si riprende la porta dopo le polemiche – non su né su di lui – della partita d’andata. La prima parata al 70’: comoda su Iannidis che si conferma come il più pericoloso degli avversari. Può poco sul rigore tirato con il mirino da Ioannidis sotto l’incrocio dei pali alla sua destra. Per il resto solo ordinaria amministrazione, grazie anche ai compagni di reparto che davanti a lui fanno un lavoro straordinario. Pongracic 7 - Ritrova una maglia da titolare e non sfigura. Quando si alza il livello dello scontro fisico non arretra. Di posizione si fa trovare puntuale nelle situazioni scabrose, quando il Pana scende sulla sua sinistra. Comuzzo 7 - Stavolta va nel mezzo dei tre difensori e deve tenere nel mirino Swiderki, l’uomo più pericoloso dei greci. Clienti scomodi per Pietro che non permettono distrazioni, anche quando c’è la necessità di ripartire dal basso. Nelle chiusure è sempre puntuale, come su Ioannidis. Ranieri 6,5 - Ha il merito di innescare con un bel break la ripartenza che vale il 2-0. Attento su Tete, sorvegliato speciale. Quando serve va in copertura e legge con ritrovata sicurezza le giocate avversarie. Dal 78’ Zaniolo 6 - Entra in un momento delicato e fa massa. Dodo 6,5 - Più cauto rispetto al recente passato, ma questo gli permette di razionalizzare le avanzate ed essere più pericoloso. Spinge con intelligenza sbrogliando un paio di situazioni potenzialmente pericolose. Dal 93’ Moreno sv. Mandragora 7 - Al primo lampo lascia il segno. Per la verità il secondo perché è il più lesto ad avventarsi sulla ribattuta e segnare il gol che allontana tensioni e paura. E' in serata di grazia e sfiora la doppietta personale su punizione, con Dragowski che si salva in angolo. Dal 78' Adli 6 - Aggiunge presenza in mezzo al campo. Cataldi 6,5 - Diligente si mette al servizio della squadra . Sembra qui da una vita, almeno dall’atteggiamento. Dirige con ordine e muove la squadra con personalità. Un geometra senza lampi, ma in questa squadra serve anche e soprattutto questo. Dal 60' Folorunsho 6,5 - Con il piglio giusto, lottando e proponendosi con continuità. Fagioli 6,5 - Ha il calcio nei piedi, ma soprattutto nella testa. Sempre in aiuto ai compagni, proponendosi come appoggio, sia nelle transizioni offensive che quelle difensive. Cerca di alzare il baricentro. Ingenuo quando commette fallo da rigore su Ouhani. Gosens 7,5 - Leader emozionale di questa squadra (insieme a De Gea), dispensa consigli, incoraggia, stempera la tensione e distribuisce applausi ai compagni. Insomma indispensabile, da riscatta ieri. Pattuglia la sua zona con diligenza. Ha intelligenza calcistica superiore e si vede quando va in aiuto nelle chiusure. Come su Tete e Ioannidis: provvidenziale. Ha il laser nei piedi quando serve Kean per il 3-0. Gudmundsson 7 - Intraprendente. Cerca sempre di alimentare l'azione. Svaria su tutto il fronte e non dà punti di riferimento. Quando si mette in proprio riesce a essere cinico: punta Arao e va dritto per dritto, aiutato da una deviazione firma (a pieno titolo) il 2-0. Dal 60' Beltran 6,5 - Si merita la fascia per come sta giocando e anche stavolta entra con grande qualità Kean 7,5 - Allunga e accorcia la squadra con intelligenza. Drago nel primo tempo gli nega il gol. Lottatore, non arretra quando c’è da fare a sportellate, riuscendo a uscirne con eleganza e a destreggiarsi nel traffico come per il 3-0 costruito con forza e tecnica. All. Palladino 7 - Nella gara più complessa della sua giovane carriera decide di giocarsela scegliendo assetto muscoli e qualità là davanti, schierando Kean e Gud, rinunciando a Beltran, in avvio. Pare aver in pugno la squadra e si vede nei momenti di difficoltà, soprattutto in avvio di ripresa, nessuno molla, pur soffrendo.
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