ROBERTO DAVIDE PAPINI
Fiorentina

Verso Fiorentina-Milan, Roggi: "Una partita magica per me. I viola non partono battuti"

L'ex terzino sinistro gigliato racconta le sue sfide speciali con i rossoneri e analizza il presente: "Contro le squadre più forti i viola hanno dimostrato di giocarsela alla pari. Vlahovic ha un grande futuro, Prandelli in pochi mesi ha fatto un buon lavoro"

Moreno Roggi (Germogli)

Firenze, 19 marzo 2021 - Per Moreno Roggi, quella tra FiorentinaMilan non è una partita come le altre. Nella sua breve carriera (interrotta bruscamente da un infortunio a un ginocchio), infatti, la sfida tra viola e rossoneri ha significato molto. Al giovane e talentuoso terzino sinistro viola, il colore rossonero ha portato bene: esordio in serie A (a Firenze il 12 novembre 1972, 3-1 per i gigliati), prezioso gol di testa (nel successo casalingo per 3-2 in una gara contrassegnata da due rigori sbagliati da De Sisti, il 31 marzo 1974) e, soprattutto, la vittoria della Coppa Italia (3-2 all'Olimpico il 28 giugno 1975). "Sì, nelle partite contro il Milan mi sono sempre trovato a mio agio", dice Roggi attualmente vicepresidente dell'Associazione Glorie Viola, presieduta da Kurt Hamrin.

Domenica la Fiorentina rischia di trovarsi un po' meno a suo agio...

"Il Milan è un'ottima squadra, allenata da Stefano Pioli che è una persona e un allenatore che stimo molto. Loro sono in piena corsa per lo scudetto. Oltretutto con l'incognita Covid davvero può succedere di tutto".

Che partita si aspetta?

"Il Milan verrà a fare la partita, sicuramente. La Fiorentina, però, non la vedo affatto come vittima sacrificale perché in queste partite sa tirare fuori il meglio. Con le grandi ha sempre dimostrato di sapersela cavare bene e di giocare alla pari e ha giocatori in rosa in grado di decidere la gara".

Oltre a Ibra chi c'è da temere?

"Ibrahimovic è per il Milan quello che Ribéry è per la Fiorentina: sono determinanti solo con la loro presenza e in più hanno classe e personalità in campo. Però il Milan è forte nel suo complesso non bisogna stare attenti solo a Ibra".

Lei è stato un ottimo terzino sinistro. Come valuta Biraghi su quella fascia?

"Biraghi è un buon giocatore, magari non sempre riesce a rendere al meglio perché è un momento un po' così, ma ho fiducia in lui e tornerà a essere un elemento importante".

Vlahovic è sotto i riflettori: 12 reti finora, tripletta in 45 minuti a Benevento. Che futuro vede per lui?

"Ha un grande futuro, ha dimostrato molto carattere ed è venuto fuori molto bene appena ha avuto fiducia e continuità. Oltre alla stazza ha numeri tecnici importanti".

 Da Castrovilli si aspettava di più?

"Confermarsi il secondo anno è sempre difficile, non è che ogni anno uno possa sempre migliorare in maniera esponenenziale. Ma stiamo parlando di un giocatore di grande livello. Sono sicuro che ripartirà sui suoi livelli".

Infine, un giudizio su Prandelli

"Sono decisamente dalla sua parte. Ha dimostrato di essere un uomo di calcio e di buon senso. Basti vedere come ha recuperato Eysseric. Lo stesso Vlahovic ha subito avuto la fiducia di Prandelli e così possiamo dire per Quarta. Mi pare che in pochi mesi abbia fatto un buon lavoro".