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Juventus-Fiorentina, Torreira: "A Torino con la cattiveria giusta per 90 minuti"

Il centrocampista uruguayano parla della sfida contro i bianconeri

Torreira al tiro (Germogli)

Firenze, 4  novembre 2021 - Con lui il centrocampo viola sembra aver trovato un suo equlibrio e certamente l'esperienza di Lucas Torreira sarà fondamentale nella partitissima di sabato 6 novembre (ore 18) Juventus-Fiorentina. "La stiamo preparando molto bene  - dice Torreira intervistato da Rossella Petrillo sul sito ufficiale del club viola - Sappiamo quello che vuole il mister da noi, sappiamo come gioca la Juventus, che non è in un ottimo momento ma vengono da una vittoria in Champions. Dobbiamo andare lì con la cattiveria giusta, sappiamo che saranno 90' in cui dovremmo dare 'la vita', come abbiamo sempre fatto, e speriamo di portare punti a casa".

La Juve è reduce da due sconfitte di fila in campionato ma martedì si è qualificata matematicamente per gli ottavi di Champions League. I viola, dal canto loro, arrivano a Torino col morale alto dopo il successo sullo Spezia nello scorso tutno di campionato. "E' stata una partita spettacolare, venivamo da una sconfitta a Roma per me immeritata perché avevamo fatto una grande partita e sentire l'applauso dei tifosi per me è stato emozionante - ha proseguito l'uruguaiano - Non posso che ringraziarli".

A livello fisico "sto molto bene - ha assicurato l'ex Samp e Arsenal - Sto ritrovando la forma che volevo e che avevo perso in questo ultimo periodo perche' non avevo giocato molto. Partita dopo partita mi sento molto bene, sto giocando molto di piu' e per un giocatore è sempre molto importante sentire fiducia del mister, dello staff e dei compagni".

Per quanto riguarda il suo ruolo di play, "è quello che ho sempre fatto, sia a due o a tre a centrocampo a Londra o in nazionale. Se devo giocare come play lo faccio e cerco di fare il bene per la squadra. Il gol? Per ora il mio rapporto con i gol non è molto buono ma nell'ultima partita ci sono andato molto vicino. Ma visto come ci fa giocare il mister, che ci chiede un pressing molto alto che ci permette di recuperare molti palloni, sono fiducioso e penso che prima o poi il gol arriverà, so che è la gioia più importante per un calciatore. Ma l'importante è aiutare la squadra, essere sempre lì, che sia nel recupero palla o con un assist".