ALESSANDRO LATINI
Fiorentina

Fiorentina, Piccoli si presenta: "Mi ispiro a Bati. Posso crescere con Kean e Dzeko"

Il nuovo centravanti della Fiorentina si è presentato nel pomeriggio all'interno del Media Center del Viola Park

La presentazione di Roberto Piccoli (Fotocronache Germogli)

La presentazione di Roberto Piccoli (Fotocronache Germogli)

Firenze, 26 agosto 2025 - Giornata di presentazione in casa Fiorentina, con Roberto Piccoli che ha preso la parola dal Media Center del Viola Park. “Ho trovato un gruppo bellissimo, la trattativa è iniziata alla fine della scorsa stagione. Ho cercato di spingere anche io per accelerare la cosa, qui sono passati tanti giocatori forti ed è un privilegio essere qui. A Cagliari sono stato benissimo, lascio un pezzo di cuore. E’ grazie a loro se ho fatto questo passo nella mia carriera. Speravo domenica potessimo vincere, ma la squadra è forte, ha ambizione, pensiamo a spingere al massimo tutti i giorni”.

Quanta responsabilità sente a Firenze? E' stato pagato tanto…

"Quando ho giocato qui sono sempre rimasto allibito, lo stadio canta tutto il tempo. Per noi è importante, ci dà una spinta in più, ma fa tremare le gambe anche agli avversari. In attacco siamo in tre molto forti. Possiamo giocare tranquillamente insieme, poi starà al mister decidere. Ma possiamo giocare in coppia o da soli”.

Quanto ha inciso Pioli sulla sua scelta?

“Ha avuto un ruolo chiave, mi ha convinto subito. E’ un allenatore di grandissimo spessore. Firenze è una città importante, la società ha fatto due finali e una semifinale europea. Gli attaccanti italiani? Devo far bene nel club per andare in Nazionale. Ci sono tanti elementi forti in Italia, bisogna dargli fiducia”.

Ha avuto altre offerte?

“E’ stato movimentato, ho avuto altre offerte in Italia e all’estero, ma ho pensato solo di venire a Firenze, qui c’è tutto per lavorare bene. Tutti vogliono fare quel passo in avanti. Mi spiace non giocare giovedì, ma sono carico per il Torino”.

Che rapporto ha con Gosens?

“Ho fatto un anno speciale con lui, a Bergamo mi ha aiutato tantissimo. E’ un leader impressionante, una persona stupenda e aiuta tanto noi giovani. La competizione davanti aiuterà tutti. Moise ha fatto una stagione incredibile, spero si possa ripetere”.

C'è anche Dzeko in attacco. Quanto può imparare da lui?

“Con Edin ci siamo intesi subito, è un esempio per noi attaccanti. Dobbiamo ascoltare quello che ci dice. La fame che ha anche oggi è impressionante. Per me è uno stimolo importante, può farmi crescere tanto”.

Ha già cambiato diverse squadre…

“Nel 2022 mi facevo spesso male, poi a Lecce e lo scorso anno ho giocato sempre. Potevo esplodere anche prima ma nella vita bisogna imparare dagli errori e dalle difficoltà. Con Moise siamo simili, ci piace attaccare la profondità, stare in area e sentire la porta. Come lui in Italia e in Europa ce ne sono pochi”.

Chi può ispirarla della storia viola?

“Sono passati tanti attaccanti importanti. Quello da cui posso prendere ispirazione è sicuramente Batistuta, ho sempre guardato i suoi video. Ieri è stato un momento bello, quando ho firmato il contratto c’era la mia famiglia, che per me è fondamentale. Ieri mi sono emozionato, per i sacrifici che ha fatto la mia famiglia. Questo è un piccolo traguardo che bisogna coltivare”.

Che aria ha percepito a Firenze?

“Ho sentito aria di ambizione, voglia di lavorare per fare una grande stagione. Ho legato tanto con Mina a Cagliari, mi ha parlato bene di Firenze. Mi ha detto che quando giocheremo contro mi picchierà un po’…”.

Qui può giocare anche in Europa…

“Conta tanto, giocare le competizioni europee alza il livello. Anche per questo ho scelto la Fiorentina”.

Come mai ha scelto il 91?

“A La Spezia scelsi il 91, mi è sempre piaciuto. Il motivo è un po’ un segreto che non racconto, diciamo che mi è sempre piaciuto anche perché lo indossa Zapata che a me piace molto”.

Parlato di Champions nello spogliatoio?

“Il mister mi ha detto una cosa: guardiamo giorno per giorno, allenamento per allenamento e partita per partita. Se ragioni così raccogli risultati importanti. Sicuramente c’è l’ambizione di andare a giocare in Champions, ma adesso per noi conta passare il turno in Conference e pensare poi al Torino. Dobbiamo superare un ostacolo alla volta”.

Alessandro Latini

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