Fiorentina-Milan, al minuto 13' tutti fermi in ricordo di Astori

Grandi emozioni durante la gara contro i rossoneri per ricordare il capitano eterno

La coreografia in memoria di Davide Astori (foto Germogli)

La coreografia in memoria di Davide Astori (foto Germogli)

Firenze, 4 ottobre 2023 - Minuto 13' di Fiorentina-Milan, il pallone si ferma. Non per una punizione, non perché è sgonfio. Come ogni partita casalinga della squadra viola, al minuto 13' è il momento di ricordare Davide Astori. Oggi più che mai. Oggi in un modo ancora più intenso. Perché sono già passati cinque anni da quella tragica domenica che vide il capitano viola andarsene in un hotel di Udine, che ospitava la Fiorentina per la gara contro l'Udinese. Un brutto gioco del destino, che oggi ha voluto far si che una parte della storia di Davide si incontrasse al Franchi. Nel Milan infatti Astori crebbe come calciatore. Quel Milan allenato da Pioli, che in primo piano ha vissuto quei momenti strazianti, che non dimenticherà mai, testimoniati da un tatuaggio che l'ex allenatore della Fiorentina ha voluto imprimersi sulla pelle.

Emozioni che sono cominciate già prima della partita, con un video proiettato sul mega schermo in ricordo di quei giorni dove il Franchi era diventato un luogo di pellegrinaggio per tutti i tifosi, con centinaia e centinaia di sciarpe da ogni dove. Il tutto sulle note di "Terra degli Uomini" di Jovanotti. Emozioni, appunto. Poi la coreografia della Fiesole, semplice ma speciale, proprio come era Davide: un enorme striscione con su scritto "DA 13", il giglio di Firenze e i simboli dei 4 colori del calcio storico fiorentino, la fascia che era e sarà sempre sua. La partita comincia. La Fiorentina, spinta dal maremoto di emozioni, chiude il Milan nella propria metà campo. La sensazione però è che la partita sia in secondo piano. Tutti sono in attesa che passino i tredici minuti. Ed ecco che su un fallo di De Katelaere su Biraghi scatta il momento catartico. Il gioco si ferma, inizia il ricordo.

La foto sorridente di Davide sul mega schermo e tutto lo stadio ad applaudire, anche i tanti tifosi milanisti presenti. Le telecamere vanno inevitabilmente sul volto di Stefano Pioli. Il suo sguardo è carico di emozioni e ricordi indelebili. Qualche lacrima da parte di alcuni tifosi. Poi il coro che si alza: "Un capitano, c'è solo un capitano". Tutto racchiuso in un minuto. Poi il pallone che torna a rotolare. Perché è questo uno degli insegnamenti che Davide ha insegnato a tutti: andare avanti, nonostante tutto, sempre col sorriso sulle labbra.

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