Fiorentina, Italiano: "Non sottovaluteremo il Poznan. Jovic? Nelle coppe si esalta"

L'allenatore della Fiorentina non vuole cali di concentrazione e non sceglie alcun obiettivo. Contro i polacchi potrebbe avere una chance Jovic

Italiano alla vigilia di Fiorentina-Lech Poznan

Italiano alla vigilia di Fiorentina-Lech Poznan

Firenze, 19 aprile 2023 - Guai abbassare la guardia. Vincenzo Italiano ha messo in guardia tutti. Occhio al Poznan, nonostante sia quasi spacciato dopo la gara d'andata. Alla vigilia del ritorno, con in palio la semifinale europea, queste le parole del tecnico viola: "Domani avremo davanti a noi le stesse difficoltà di quella gara contro il Braga. Noi approcciammo bene quella gara ma furono i nostri avversari ai primi due palloni a trovare con grande qualità due reti. Sembrava una formalità, invece non lo è mai, tutti gli avversari preparano sempre bene le partite. Abbiamo anche in questo caso un buon vantaggio ma dobbiamo portare a casa questo "secondo tempo" nel migliore dei modi, ma è un'altra partita ed un'altra storia".

Ha in mente qualche rotazione di formazione? "Non recuperiamo nessuno degli acciaccati, quindi Amrabat, Ikoné e Brekalo. Troppe gare così ravvicinate non ti permettono di recuperare i giocatori che non stanno bene. Non li avremo dunque a disposizione. Sono una bella perdita per noi. Sappiamo però come muoverci e quello che dobbiamo fare, ma chiunque giocherà farà sicuramente bene. Sotto l'aspetto della mentalità la squadra è cresciuta e matura, cercheremo di dare il massimo". Rischiate di prendere sottogamba la partita visto il vantaggio? "Il nostro atteggiamento non deve cambiare, dovremo avere la stessa attenzione avuta in Polonia. Se non affronti bene le partite, le difficoltà vengono subito a galla. A Poznan siamo stati tutti concentrati e attenti, sacrificandoci per la causa. Ogni partita ha una storia a sé, poi vedremo a fine gara, ma il nostro atteggiamento deve essere quello. L'unica certezza che abbiamo è che siamo in vantaggio sul nostro avversario e dobbiamo cercare di mantenerlo". Avrete tante riserve in campo? "Noi abbiamo grande voglia di andare avanti, rispettando il nostro avversario. Non ci sono mai partite scontate. Il vantaggio che abbiamo lo vogliamo mantenere, ma domani sarà una partita importante. La Fiorentina può definire pochi giocatori riserve e comunque è sbagliato perché alla fine tutti i ragazzi hanno avuto le loro possibilità. Spesso ruotiamo e le formazioni sono diverse, poi chi più chi meno hanno giocato tutti. Qui non si parla di riserve, domani chiunque andrà in campo sarà un titolare che vorrà andare in semifinale". Che tipo di Fiorentina vuole vedere domani? "Non si deve mai smettere di essere affamati, mai smettere di rincorrere vittorie e successi, soprattutto prestazioni di alto livello. Ce lo siamo detti da un bel po'... siamo ancora dentro tre competizioni e non possiamo permetterci leggerezze mentali: le insidie e le trappole sono sempre in agguato. Qualche situazione spiacevole arriva sempre di conseguenza quando molli di un centimetro. Mi fa immenso piacere sentire parlare i giocatori di fame e di non mollare mai. Possiamo toglierci qualche bella ".

Si aspettava una carriera così veloce? "Io reputo i miei momenti di crescita molto importanti, in quegli anni ho sempre avuto la voglia di migliorarmi e di mettermi alla prova. Nell'ultima conferenza ho ringraziato questi ragazzi. Sono i calciatori quelli che ti danno gli stimoli a fare bene, per cercare di migliorarti e di avere gli stimoli giusti. Ogni anno è una sfida diversa e un percorso nuovo, questo mestiere non ti fa mai sentire appagato. Sono contento del percorso fatto, ma ho voglia di fare ancora tanta strada".

La squadra ha scelto di voler vincere questa coppa? "Non vogliamo concentrarci sono su un solo obiettivo, ma dobbiamo dare il massimo sempre in tutte le competizioni. Ora l'unica cosa che vogliamo è arrivare in semifinale. Quando abbiamo preso fiducia ed abbiamo ritrovato i giocatori, quando gli attaccanti hanno cominciato a buttarla dentro e auando eravamo dentro una bufera di critiche sapevo che mancava poco per far volare questa squadra. Le vittorie in Conference ci hanno dato un grande contributo. Ci hanno fatto fare tanti gol e ci hanno dato fiducia. Lo staff? Parlo di tutti, dottori e fisioterapisti, cuochi, camerieri e magazzinieri. Quando le cose vanno bene è merito di tutti, l'apporto è totale. C'è un bell'egoismo di gruppo, ognuno vuole mettere del suo per raggiungere questi risultati". Le diffide incideranno sulla formazione? "Non abbiamo grossa emergenza anche se dobbiamo stare attenti, visto che dal prossimo turno le diffide si azzerano. Valutiamo tutto, vediamo quali saranno le scelte". Può essere la partita di Jovic? "Luka nell'ultimo periodo ha avuto molti problemi e non è mai stato al 100%. Anche nell'ultimo turno non era al massimo della forma, non è stato aiutato sotto l'aspetto fisico. Peccato, era in grande crescita. Luka è una freccia che fa parte del nostro arco, sappiamo bene quello che ci potrà dare. Oggi ho detto alla squadra che ci sono momenti in cui giochi ed altri in cui devi stare a guardare per aspettare una chance. Lui nelle coppe si esalta, vedremo se sarà così anche domani e nel prosieguo della stagione". Quanto la soddisfano questi atteggiamenti come il rigore ceduto da Gonzalez a Cabral? "Quello che stiamo vedendo in campo è frutto di un gruppo che ha a cuore questo finale di stagione. Tutti abbiamo in testa che possiamo ottenere grandi risultati. Alla qualità si aggiunge il sacrificio, una corsa in più per i compagni, un ripiegamento degli attaccanti. Queste cose fanno crescere la mentalità di una squadra, che può diventare davvero forte e vincente. Il gesto del rigore è sintomo che qui prima viene la squadra e poi il singolo, in genere non si vede un calciatore che lascia il tiro ad un altro, ma due-tre calciatori che se lo litigano il rigore. Se avremo sempre questa mentalità arriveremo in fondo a tutte le competizioni e dobbiamo cercare di farlo".

Alessandro Latini

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