Fiorentina, la forza allegra di una squadra che non fa calcoli

La netta vittoria contro il Lech Poznan ha messo in risalto l’iperfiducia della squadra viola. Che sul 4-1 ha continuato ad attaccare in massa (anche se dovrà giocare altre 5 gare in 13 giorni): un segnale di grande esuberanza mentale, oltreché fisica

L'esultanza di Bonaventura

L'esultanza di Bonaventura

Firenze, 14 aprile 2023 – Sul 4-1 la Fiorentina ha continuato a spingere i suoi giocatori in avanti, non due o tre, ma davvero parecchi con un trasloco multiplo, come se non ci fossero un domani e altre 5 partite da giocare in 13 giorni in questo aprile così fitto di adrenalina: insomma era più difficile tirare il freno a mano che fare calcoli per conservare un po’ di energie.

E questo è il bello della Fiorentina, proprio l’allegria di non fare calcoli. Perché la squadra è in iperfiducia, continua a cibarsi dei propri risultati per diventare ancora più forte, sembra un treno che si autoalimenta per correre ancora più forte. Rischiamo di aggiungere troppo miele? Ci sono i risultati che parlano e quelli hanno sempre ragione.

Anche il Lech Poznan, campione uscente di Polonia. è stato annientato alla distanza e la striscia positiva della Fiorentina (tredici, con 11 vittorie e 2 pareggi) comincia a farsi largo negli almanacchi con una prepotenza sana, da rispettare e ricordare, soprattutto perché arriva dopo una stagione complicata e inizialmente piena di problemi in campionato.

Il gran balzo mentale di questo gruppo è così evidente che anche chi considera la Conference League una coppa ‘minore’ deve ammettere che la squadra viola sta indossando l’uniforme della dominatrice, senza aver peraltro sapere come porsi limiti. nel modo in cui la squadra di Italiano copre il campo c’è l’esuberanza di chi sa esattamente cosa fare, per se stesso e gli altri, in ogni situazione della partita.

E questo è il secondo aspetto da sottolineare, perché nessuno può sospettare quali siano le imprese ‘vietate’ per un gruppo in crescita esponenziale, incapace di dosare le proprie forze anche di fronte a una qualificazione alla semifinale già (quasi) messa in cassaforte.

Lunedì arriverà l’Atalanta e fa effetto sottolineare come soltanto un’altra squadra in Europa abbia realizzato una serie positiva come quella della Fiorentina (il Manchester City). E allora vabbè, Gasperini è bravo ma Guardiola è un poco meglio.

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