ALESSANDRO LATINI
Sport

Edoardo Bove: Ritorno all'Olimpico come Assistente di Palladino

Edoardo Bove torna all'Olimpico come assistente di Palladino, riflettendo sulla carriera e il futuro nel calcio.

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

Aver messo in stand by la carriera gli è costato tanto. Edoardo Bove avrebbe volentieri barattato tutto, tranne la vita. E allora può andar bene anche tornare all’Olimpico da assistente di Raffaele Palladino. Qualifica strana per un ragazzo di 22 anni, che aveva il futuro davanti e i sogni di chi stava diventando un calciatore di livello assoluto. All’Olimpico da avversario ci è già tornato lo scorso 26 gennaio. La Fiorentina aveva appena vinto contro la Lazio una partita preziosa. Mentre i suoi compagni stavano risalendo sul pullman per tornare a Firenze lui era ancora lì, a passeggiare in mezzo al campo. Stadio vuoto, pieno però di ricordi di un Edoardo bambino, poi adolescente. Pensieri liberati in quello stadio che lo ha visto crescere, dove oggi tornerà ancora, stavolta per affrontare la ‘sua’ Roma.

All’andata si parlava di altro. Bove era la pietra angolare dello scacchiere tattico di Palladino. La Fiorentina volava, la Roma di Juric prossima al tracollo. Il gol sotto la curva dei suoi nuovi tifosi. Niente esultanza. Rispetto tanto per quei colori, probabilmente anche un sassolino tolto dalla scarpa nei confronti di chi non ha creduto in lui e l’ha mandato altrove. Momenti in archivio. Di acqua sotto i ponti ne è passata eccome. Il malore del primo dicembre, i giorni della paura e del recupero. Sempre correndo su quella linea immaginaria che unisce Firenze a Roma. Ha imparato a guardare gli altri giocare. A dargli consigli. Ha iniziato a studiare, sempre accanto al suo allenatore e allo staff tecnico. Esperienza che gli farà comodo. Durerà ancora un mese scarso. L’immediato futuro è delineato, il resto si vedrà.

A fine stagione tornerà alla Roma. La Fiorentina non lo può riscattare. Stando così le cose in Italia non potrà più giocare, ma la decisione sul futuro spetterà soltanto a lui. Lo ha confermato anche a margine della presentazione della partnership tra la sua Boreale (la società dove è cresciuto) e la Fiorentina. Un progetto basato sulla collaborazione dei settori giovanili. "Per me è davvero importante tornare dove sono cresciuto. Voglio stare al loro fianco in questo percorso e sono contentissimo di presentare questa cosa insieme al presidente della Boreale. Abbiamo unito anche il colore viola della Boreale e della Fiorentina". Il futuro rimane lì, per il momento in disparte. "Vedermi qui per i ragazzi è importante dopo quello che mi è successo. Con calma penserò poi al mio futuro".

Alessandro Latini

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