Ciclismo in lutto: la morte di Valeriano Falsini, gregario di Fausto Coppi

Era uno dei simboli dello sport del pedale. Era nato a Reggello nel 1928, si è spento a Figline Valdarno

Valeriano Falsini accanto alla tomba di Fausto Coppi a Castellania

Valeriano Falsini accanto alla tomba di Fausto Coppi a Castellania

Figline Valdarno (Firenze),13 aprile 2021- Era nato nel novembre del 1928. E’ morto a Matassino di Figline Valdarno Valeriano Falsini, che possiamo ritenere uno dei simboli del ciclismo. Era soprannominato “Il Pentolaio”, nato a Reggello, passista e scalatore, è stato gregario del campionissimo, Fausto Coppi e a lui è stato dedicato anche un film. Falsini iniziò la sua carriera nel 1946 da allievo. Da dilettante ottenne una ventina di vittorie e la sua stagione migliore fu quella del 1949 che gli consentì di passare nei professionisti l’anno successivo. Per Falsini il campione preferito è stato Fausto Coppi e nel 1951 Zambrini lo ingaggiò per la Bianchi con Coppi capitano. Valeriano lo ha ricordato tante volte: “Quel giorno è stato il più bello della mia carriera sportiva”. Da professionista nei quattro anni trascorsi non ottenne vittorie e fu costretto per problemi fisici a terminare l’attività a soli 26 anni.

Lasciato il ciclismo ma legatissimo a Fausto Coppi, fece l’elettricista aiutando suo padre nella vendita delle pentole, da ciò era nato il soprannome di “Pentolaio”. Simpatico quanto estroverso, amava sfilare in occasione delle gare ciclistiche nella zona del Valdarno con la sua amatissima bici. E’ stato l’unico corridore toscano alla corte del “Campionissimo” del quale conservava gelosamente una bicicletta, regalatagli proprio da Fausto Coppi. “E’ un dono preziosissimo, una reliquia, amava ripetere”. Adesso lo piange tutto il ciclismo.  

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