Ciclismo, la fiorentina Giorgia Catarzi al debutto tra le élite

Prima gara in Spagna. I programmi futuri dell'atleta di Ponte a Ema

Giorgia Catarzi con la maglia di Campionessa Europea

Giorgia Catarzi con la maglia di Campionessa Europea

Firenze, 29 febbraio 2020 -  Giorgia Catarzi, fiorentina di Ponte a Ema, è salita tra le professioniste del pedale. Il debutto con la maglia della sua nuova società, il Team BePink, alla Vuelta CV Feminas. “Ero un po’ in ansia per il debutto, pensavo che sarebbe avvenuto più avanti nel corso della stagione ed invece il mio team manager Walter Zini, mi ha scelto per la gara spagnola. Emozionata ma anche con tanta voglia di confrontarmi con atlete forti ed esperte. Ho anche capito dopo questa esperienza, che devo ancora imparare molto e impegnarmi al massimo”.

Il tuo ruolo quale è stato?

“Ho cercato di essere utile alle compagne e di stare sempre nelle prime posizioni. Non nascondo che ho fatto molta fatica, l’andatura è sempre stata elevata. Cercherò nei prossimi impegni di fare sempre meglio”.

Prima gara in Spagna e poi ritiro a Calpe.

“Ho avuto il piacere di allenarmi per qualche chilometro anche con i professionisti, anch’essi in ritiro nella zona. E’ stata veramente una bella esperienza, mi sono allenata duramente ma anche divertita con le mie compagne”.

Giorgia il pensiero per la pista c’è sempre.

“Fin da piccola ho sempre praticato le due attività grazie a mio zio e mio babbo, poi da junior ho potuto continuare entrando a far parte della Nazionale. Devo dire che mi sono sempre trovata bene a praticare le due attività: la pista tecnicamente ti insegna molto e aiuta anche a migliorare l’allenamento e la preparazione fatta su strada”.

Sei stata due volte iridata, un’emozione fantastica.

“Indescrivibile, ancora oggi a pensarci mi tremano le gambe. Vincere per due volte il titolo Mondiale ed Europeo è stato comunque impegnativo, faticoso e il frutto di tanti sacrifici che ho sempre fatto volentieri”.

Come te lo immagini il tuo futuro nel ciclismo?

“Ho fiducia, ho sogni e ambizioni nel cassetto, ma sono anche consapevole che dovrò lavorare molto più di prima, cercando di ottenere il meglio da me. Spero di togliermi qualche soddisfazione anche in questa categoria élite, molto più impegnativa”.

E quali per concludere gli obbiettivi?

“Fare esperienza e imparare molto, ascoltando i consigli dei miei allenatori e delle mie compagne di squadra. Ce la metterò tutta, come sempre. Spero di ottenere qualche buon risultato, tenendo anche conto che fino a luglio sarò impegnata con la scuola per l’esame di maturità”.

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