Milenkovic uomo di ferro dal futuro incerto

Il difensore serbo è quello che ha giocato di più. Si avvicina il mercato di gennaio, ma la battaglia per il rinnovo partirà a giugno

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di Giampaolo Marchini

Cento di queste presenze. Nikola Milenkovic a 23 anni ha tragliato un traguardo importante in serie A. Cento volte in campo con la maglia viola e anche un piccolo primato in questa stagione: è stato l’unico ad aver giocato sempre tutte le partite ufficiali fino a questo momento disputate dalla Fiorentina, coppa compresa. Non solo. Nei 1170 minuti il serbo ha segnato anche due pesantissime reti: il primo contro l’Udinese il 25 ottobre in quella che è l’ultima vittoria in campionato della Fiorentina. Poi il gol del pareggio in pieno recupero contro il Genoa il 7 dicembre. Insomma, difensore ma con la capacità di farsi sentire anche in attacco. Merce rara difensori così.

Non per niente il mercato, dietro l’angolo, potrebbe registare nuovi tentativi da parte delle concorrenti, soprattutto estere, con la Fiorentina che terrà duro anche perché la volontà del club è chiara: puntare al rinnovo del contratto del numero 4 che scade nel 2022. In Italia il Milan è il club più interessato al centrale, anche se nelle ultime ore Maldini e Massara paiono aver messo gli occhi su Mohamed Simakan, giovanissimo e interessantissimo difensore dello Strasburgo. Un talento davvero per la sua età (classe 2000) con un futuro tutto da scrivere ma in Francia giurano sulle sue qualità e la sua valutazione che supera abbondantemente la doppia cifra lo conferma. I grandi club europei non lo hanno comunque dimenticato. Anzi.

All’agenzia dei giocatori che si rifanno a Fali Ramadani pare siano arrivate proposte importati. Il Tottenham e il Manchester United. Non una novità assoluta, come detto, quello dei Red Devils che più volte avevano sondato la disponibilità del giocatore a trasferirsi in Inghilterra, salvo poi dover fare parziale retromarcia soprattutto per quello che arrivava, in via non ufficiale, da Firenze. La richiesta dei viola non sarebbe scesa dai 25 milioni di euro. Certo, il momento storico che sta attraversando il calcio in particolare e il mondo in generale potrebbe aver calmierato i prezzi, ma l’affare Chiesa insegna che si possono fare affari anche a lungo scadenza.

Il difensore serbo, come detto prima, ha il contratto in scadenza nel 2022 e questo è un anno cruciale per il suo futuro e per la permanenza a Firenze. D aparte di entrambi non c’è chiusura alla possibilità di rinnovare, soprattutto in presenza di un progetto serio e credibile a lungo termine.

Allo stesso tempo c’è anche la consapevolezza – da entrambe le parti – che se dovessero arrivare davvero cifre così importanti anche per la Fiorentina potrebbe essere un affare cedere l’ex Stella Rossa, con il rischio di doverlo perdere a zero. Ipotesi che la Fiorentina non vuole assolutamente prendere in considerazione.

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