La Fiorentina è pronta, oggi il via libera?

Il pallone viola naviga a vista però il via libera vincolato dal 18 maggio (campionato a metà giugno?) agli allenamenti collettivi ha fatto intravedere una lama di luce in fondo al buio. Bisognerà comunque aspettare (oggi?) per il via libera definitivo. Ma chi ha riacceso (o è pronto a riaccendere) i motori deve fare i conti sempre con il Covid-19. Ci sono ancora contagiati, così come tante guarigioni che fanno comunque ben sperare. E se la pandemia tornasse a estendersi durante la Fase 2? Il nuovo protocollo sulle misure della ripresa come verrà accolto e soprattutto, sarà accettato da tutte le parti? Domande che restano sospese, non per colpevole incoscienza; esclusivamente perché questi mesi di sofferenza hanno insegnato che si deve giocoforza fare programmi a breve scadenza.

La Fiorentina è spettatrice interessata, come normale che sia, ma questo slittamento di fatto non ha cambiato i piani della società viola, pronta ad adeguarsi al parere del Comitato Tecnico Scientifico sulla ripresa degli allenamenti di gruppo. Ripresa che nelle intenzioni resta fissata, come ormai noto, per il 18 maggio. Giocatori testati, allenamenti singoli in sicurezza su base volontaria: nulla trasforma la quotidianità viola che prosegue. Ribery aspetta il via libera per allenarsi, i tre positivi che finisca il periodo di isolamento (entro breve dovrebbero essere pronti per allenarsi), gli altri invece si alternano al Centro sportivo Davide Astori per allenarsi, anche se qualcuno si sta preparando anche a casa. Una sorta di doppia seduta per trovare prima possibile la nuova condizione fisica.

La società, invece, sta aspettando di conoscere le regole base per utilizzare non solo gli spazi all’aperto come il campo, ma anche quelli al chiuso (palestra e spogliatoi). Spazi di uso quotidiano che in questa situazione particolare diventano determinanti per riprendere in sicurezza. Le difficoltà sono tante, ma la Fiorentina è pronta ad affrontarli per riprendere il percorso interrotto in totale sicurezza, ben sapendo che probabilmente sarà necessario effettuare alcuni interventi sostanziali per mettere al sicuro – sotto il profilo delle regole sanitarie – il centro sportivo.