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Fiorentina, parla Corvino: "Aprire un ciclo nuovo con i giovani: il progetto va avanti"

Il direttore dell'area tecnica viola fa il punto sul campionato, parlando apertamente ai tifosi e smentendo alcuni "rumor" di mercato

Pantaleo Corvino

Firenze, 19 dicembre 2018 - «Con i nostri tifosi siamo sempre stati chiari. Quando ho parlato, ho sempre detto che avremmo sfruttato ogni sessione di mercato per cercare di avvalorare questa nostra idea. Di tutto ci possono accusare, meno che di non avere un'idea che è quella di ripartire da un ciclo nuovo, da una squadra tra le più vecchie d'Italia ad essere la più giovane d'Europa».

Lo ha detto il direttore dell'area tecnica della Fiorentina, Pantaleo Corvino, aggiungendo che «tutto ciò che è giovane deve essere migliorato e aiutato a crescere». Corvino ne ha parlato mentre indossava gli abiti di Babbo Natale per far sorridere i bambini ricoverati all'Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, evento organizzato dalla onlus Fondazione Bacciotti.

Corvino ha anche parlato del possibile interessamento della Fiorentina per il difensore del Feyenoord, St.Juste, ma smentendo ogni 'rumor': «Non lo conosco, credetemi. Non so da dove sia uscito, è un momento in cui viene detto tanto e scritto tanto, quindi bisogna anche capire chi cerca di trovare dei nomi in vista del mercato di gennaio».

Sicuramente uno dei reparti che Corvino dovrà cercare di rinforzare al mercato di riparazione è l'attacco, quest'anno molto sterile nonostante l'arrivo di un giocatore come Pjaca che doveva fare la differenza e che invece finora non è riuscito a incidere. «Abbiamo aggiunto a Chiesa e Simeone un giocatore sul mercato che tutti volevano e che abbiamo preso con una formula che era giusto fare per diverse considerazioni - ha spiegato -. Oggi si parla di mercato in attacco perché qualche gol ci è mancato, però potevamo subire rimproveri giustificati se questa estate non avessimo messo su un tridente importante. Invece lo abbiamo fatto, abbiamo anche preso un'alternativa importante come Mirallas. Su qualcuno stiamo facendo fatica ma siamo sicuri che ne possa venir fuori. Ci vuole pazienza».

Infine, la sua mattinata da Babbo Natale in mezzo ai bambini dell'ospedale Meyer: «Ancora una volta era importante essere in questo centro di eccellenza che tutto il mondo ci invidia. È anche il momento per omaggiare e aiutare una fondazione (Bacciotti, ndr) che merita tutti i riconoscimenti di questo mondo».