"Calciopoli" alla Toscana, ecco tutti i verdetti: Firenze Ovest retrocesso

Mano pesante del giudice sportivo. Pronto il ricorso all’appello

Violenza sul campo da calcio (Archivio)

Violenza sul campo da calcio (Archivio)

Firenze, 20 giugno 2018 - Il Firenze Ovesretrocesso in prima categoria, come richiesto dall’accusa. E’ la novità più clamorosa della sentenza per la «calciopoli» toscana, emessa ieri dal triburale nazionale della Figc. Per il resto, confermati i patteggiamenti raggiunti nel corso dell’udienza dell’8 giugno e il Porta Romana e il suo tifoso Stefano Fiorini – difesi dagli avvocati Michele e Antonio D’Avirro, Michele Ducci e Marco Giglioli - escono vittoriosi da questa partita evitando il rischio di un’ulteriore penalizzazione richiesta per la condotta del suo tesserato Bastianelli (squalificato 9 mesi). Dunque, il prossimo campionato di Eccellenza perde la Sestese, che finisce in Promozione con 3 punti di penalizzazione più 4 anni di squalifica e 50mila di sanzione all’ex presidente Filippo Giusti, accusato anche dei tesseramenti dei baby calciatori africani), e vedrà partire con un gap di 1 punto il Porta Romana (con Fiorini inibito un anno e sanzionato con 25mila euro) e i pratesi della Zenith Audax.

Niente più Promozione per il Firenze Ovest, catapultato all’ultimo posto. Ma questa decisione - diversamente dalle pene «concordate» - sarà subito impugnata dai legali del presidente Piero Colzi, condannato quest’ultimo a 2 anni e mezzo di inibizione e 35mila euro di ammenda. La partita incriminata è Firenze Ovest-Aglianese del 2016-2017. I pistoiesi hanno patteggiato un’ammenda da 3mila euro più 5mila in beneficienza alla Dynamo Camp mentre lo sponsor Fabrizio Giusti è stato inibito 18 mesi, e condannato a un’ammenda di 25mila più donazione benefica di 2mila. Per lo stesso episodio, il calciatore dell’Ovest Nicola Terrafino è stato squalificato due anni (più 10mila di ammenda) Ma perché questa disparità fra le due squadre coinvolte nella presunta combine? L’Aglianese ha scelto di collaborare, ammettendo in qualche modo la propria responsabilità e ha goduto di un trattamento più clemente. La squadra di Colzi invece ha scelto il dibattimento in cerca di un’assoluzione piena. Per il momento, alla luce anche del comportamento dei ’coincolpati’ non è stata una strategia vincente. Tuttavia, per l’Ovest sono state riconosciute le attenuanti «in ragione del contesto dilettantistico in cui tali illeciti sono stati commessi e dell’indubbio timore reverenziale che la figura del Giusti Filippo può aver incusso».

Attenuanti non valide però per l’ex allenatore della Sestese, Enrico Gutili, stangatissimo: 5 anni di stop per lui, 70mila di ammenda e rischio radiazione. Bastonato pure il Grassina per un’omessa denuncia di un tentativo di accordo ricevuto dall’ex presidente della Sestese: un anno di inibizione e 30mila euro di ammenda per i presidenti Massimo Colucci e Tommaso Zepponi, più ammenda di mille euro alla società. Poi 12 mesi di squalifica al calciatore Castellani (Sestese), 10 mesi a Prosperi (Bucinese), 6 mesi Zacchei (Foiano).

Per il capitolo dei tesseramenti dei minori ivoriani: Paolo Toccafondi del Prato 20 mesi e 12mila euro di ammenda; un anno e 20mila euro Vincenzo Esposito; Vignoli 6 mesi e 4mila euro; prosciolto Francesco Safina.

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