Firenze, che festa per Batistuta: "Innamorato di questa città". E si commuove

Sciarpe, bandiere e cori per l'idolo dei tifosi della Fiorentina. In seimila festeggiano il Re Leone in piazza della Signoria: "Così mi fate piangere e non voglio"

Firenze, festa per Batistuta: la torta dei 50 anni (Fotocronache Germogli)

Firenze, festa per Batistuta: la torta dei 50 anni (Fotocronache Germogli)

Firenze, 31 marzo 2019 - "Grazie a tutti, mi fate piangere ma non voglio": alla festa per i 50 anni di Gabriel Omar Batistuta, in piazza della Signoria, ci sono seimila tifosi della Fiorentina, entusiasmo, bandiere, sciarpe viola, gol (un video con una carrellata dei più belli realizzati dal "Re Leone" con la Fiorentina) e per il bomber argentino è difficile trattenere le lacrime. Nell'emozionante pomeriggio condotto brillantemente da Carletto DJ  (Carlo Nicoletti), più volte partono i cori che hanno accompagnato Batistuta nella sua avventura viola: da "Batigol" a "Mi innamoro solo se  vedo segnar Batistuta...".  Poi il saluto del corteo del calcio storico Fiorentino.

Così, quando sale sul palco, Batistuta è visibilmente commosso: "Firenze è la mia seconda casa, mi sono innamorato di questa città quando sono arrivato e continuerò ad amarla per tutta la mia vita. Oggi per me è un giorno speciale, sono tre giorni speciali. Non dormo da tre notti per pensare cosa dire qui, ma le parole non servono" . La festa è vera, genuina, i tifosi sono entusiasti (un boato, in particolare, accompagna il video del suo famoso primo gol alla Juventus, il 26 gennaio 1992) e potrebbero essere più di seimila se non fosse per le giuste misure di sicurezza che limitano la capienza di piazza Signoria.

"I tifosi mi vogliono sempre di più - dice Batigol -  vivo più la città di quando giocavo, e negli ultimi vent'anni me la godo di più". Poi, sul palco sale la famiglia di Batistuta, la moglie Irina, i genitori, i figli, la sorella: "Ho sempre raccontato nel mondo che qui mi vogliono bene, e lo racconto anche a casa ed i miei genitori ed i miei figli che non mi hanno mai creduto. Ecco perché oggi li ho portati qui, e questa gioia per me vale doppio. Sono felice per mia mamma e mia papà e non voglio incrociarne gli occhi perché sennò mi metto a piangere e non voglio".  Tutti sono emozionati, ma in particolare la mamma di Batistuta prova a dire qualche parola ma si ferma perché non riesce a trattenere la commozione. 

Nel corso del pomeriggio è stato presentato anche il progetto del docu-film sulla vita e sulla carriera di Batistuta, che stanno ancora girando, con una piccola anteprima trasmessa sullo schermo della piazza. Poi l'ex compagno di squadra Moreno Torricelli e il campione di pallanuoto Gianni De Magistris. Quindi, altri personaggi che sono stati più vicini a Batistuta, come Luciano Dati, il massaggiatore storico. Tra gli ospiti, prima della torta, anche l'altra bandiera della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, l'allenatore viola, ed ex compagno di squadra, Stefano Pioli e il capitano di oggi, l'argentino German Pezzella. "Con Batistuta - ha detto Antognoni - abbiamo condiviso tanti anni e difficilmente un professionista come lui si trova perché era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Credo che Gabriel meriti quello che i tifosi gli hanno riservato oggi, e quel che gli hanno riservato soprattutto quando giocava. Credo che oggi sia stata un'apoteosi per lui e un giusto riconoscimento per quello che ha fatto per Firenze e per la Fiorentina". Infine il sindaco Dario Nardella che per primo ha sposato l'idea della festa per Batigol. Un'idea vincente alla quale Firenze ha risposto con il cuore. Ovviamente, il cuore viola.

 

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